Omar Pedrini al Parco Tittoni
“Cade la pioggia e piovono i ricordi…” (O.P.)
Era la prima metà degli anni ‘90 e io ero un adolescente fuori posto e fuori tempo in costante conflitto con me stesso e col mondo che mi circondava, quando mi sono imbattuto per la prima volta nelle canzoni dei Timoria: un incontro che ha cambiato molte cose, che mi ha aiutato a iniziare a capire meglio anche me stesso e che soprattutto ha rappresentato per me la prima vera porta d’ingresso verso un nuovo universo musicale, umano, letterario e molto altro. La prima vera porta d’ingresso verso quello che da allora, in un modo o nell’altro, non ha mai smesso di essere il mio mondo.
Sarò sempre in debito verso Omar Pedrini – Pagina Ufficiale e mi ha fatto davvero piacere, sabato scorso al Parco Tittoni, rivederlo sul palco in grandissima forma e tornare a perdermi fra quelle canzoni. Perché in fondo, nonostante i tanti anni passati, quando parte il riff di “Senza vento” è sempre un tutto al cuore e “Verso oriente”, “Via Padana Superiore” o “Sangue impazzito” lasciano sempre dei brividi non indifferenti.
