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aggiornamento sito
E’ da oggi on-line questa nuova versione del sito basata sul CMS open source dBlog (e personalizzata da me).
Vediamo un po’ come va… presto (spero) ulteriori aggiornamenti. -
foto di Roma
Ecco due foto dell’incontro alla fiera “Più liberi più libri” di Roma tratte dal sito della Uni Service.
E’ stata una bella esperienza. Tanta gente, un gran caos, un bel calore da parte dello staff della Uni Service. -
la scaletta del reading di presentazione di “Tutto passa invano”
Per quanti non c’erano, riporto la scaletta completa del reading del Goganga
“Cosa resta” (versione alternativa)
“Come non dirsi addio”
[Dilaila – “Occhi di vetro” e “Musica per robot”]
“Zero”
“Stanza 47”
[Dilaila – “Settembre” e “Verità”]
“Il cielo a dadi”
“Lettera quasi d’amore”
“Senza svegliare Milano”
“La stessa poesia”
“Storia semplice”
P.s.: In realtà la scaletta doveva concludersi con “Lettera”. Ma, visto il tempo a disposizione e la bella atmosfera, è stato quasi naturale improvvisare qualche brano in più.
Grazie ai Dilaila ed a chi c’era. E’ stata una bellissima serata. -
intervista su Smemoranda
E’ uscita ieri una mia intervista sul sito di Smemoranda.
La trovate direttamente qui.
Ovviamente ringrazio L’Alligatore per lo spazio dedicatomi. -
dettagli sulla presentazione a Roma
Ho appena avuto la conferma dell’incontro romano con i lettori:
Sarà domenica 9 dicembre, alle ore 14.00 (dovrei restare li’ un paio d’ore), presso lo stand della Uni Service (stand t24, primo piano) alla fiera “Più liberi più libri” (Roma, Palazzo dei Congressi).
Altre informazioni sulla fiera sul sito: www.piulibripiuliberi.it
Gli appuntamenti fissati restano dunque due:
* 28 novembre, ore 19.30– Milano, Goganga(zona p.le Lodi) – presentazione “Tutto passa invano” con festa-aperitivo-spettacolo (ospiti speciali: Dilaila).
* 9 dicembre, ore 14.00– Roma, Palazzo dei Congressi (presso lo stand Uni Service) – incontro coi lettori all’interno della fiera “Più liberi più libri“.
Vi aspetto. -
ecco le date delle presentazioni ufficiali di “Tutto passa invano”.
Ero scettico sul fare delle presentazioni “live” per “Tutto passa invano“.
Avevo mille dubbi. Volevo che quello restase un segno di chiusura, di rottura col passato. Un libro in cui archiviare tutto prima di volgere lo sguardo altrove.
Poi qualche giorno fa ho ricevuto una lettera che mi ha fatto capire che non sarà mai cosi’: è un libro che trasuda vita ed in quanto tale va vissuto ancora. Perchè quelle storie e quelle emozioni continuino a rivivere in qualche modo. Perchè alla vita che già contiene se ne aggiunga altra.Cosi’ eccoci qui:
Il 28 Novembre, in orario aperitivo (dunque verso le 19.30), presenterò “Tutto passa invano” a Milano sul palco del Goganga (zona v.le Umbria/P.zzle Lodi).
A farmi compagnia sul palco ci saranno i Dilaila per quella che spero diventerà una bella presentazione-festa-concerto-aperitivo (in realtà ciò che succederà durante la serata è ancora in via di definizione… ma la voglia di fare qualcosa di bello è tanta ed il fatto di avere al mio fianco i Dilaila mi rende particolarmente orgoglioso).A Dicembre invece sarò alla fiera del libro “Più libri più liberi” che si terrà come ogni anno al al Palazzo dei Congressi di Roma per un incontro col pubblico presso lo stand della Uni Service (la fiera è dal 6 al 9 dicembre… a giorni dovrei sapere di preciso data e ora dell’incontro).
Questa volta sarà più semplicemente un’occasione per incontrare qualche amico lontano, fare due chiacchiere, stringere qualche mano….
Presto maggiori dettagli a riguardo. -
autointervista – “Tutto passa invano”
Un modo semplice, veloce e schematico per condividere alcuni pensieri alla vigilia della pubblicazione del libro. O forse l’apoteosi dell’autoreferenzialità. Oppure i primi sintomi di schizofrenia. Chissà…
– Quando e come nasce “Tutto passa invano“?
I racconti sono stati scritti più o meno di getto, nei momenti più disparati, fra l’inizio del 2001 e l’estate 2007.
L’idea della raccolta invece non ricordo di preciso quando sia stata concepita, però è nata in modo molto naturale prendendo atto che una parte degli scritti sparsi fra i miei quaderni avevano un filo conduttore comune molto forte e, messi tutti insieme, potevano comporre qualcosa che avesse un suo senso globale con una storia ed un “sentire” ben precisi.
Il progetto editoriale invece è molto più recente e si è realizzato nel giro di pochissimi mesi nel momento in cui ho sentito l’esigenza di chiudere il cerchio fermando definitivamente su carta questa storia, questi momenti e queste sensazioni. Tutto qui.
– Quindi si può dire che il libro, pur essendo una raccolta di racconti, narri un’unica storia?
A suo modo, certamente si. Per questo mi piace definirlo come una raccolta “concettuale” di racconti, un po’ come i cantautori degli anni ’70 parlavano di “concept album” per alcuni loro dischi.
Spesso, quando ti guardi indietro, più che pensare al tuo passato come una linea continua di avvenimenti, ti vengono semplicemente in mente una serie di ricordi a sé stanti: una lunga serie di momenti ed episodi che, messi uno di fianco all’altro, ricostruiscono il tuo percorso. “Tutto passa invano” é costruito più o meno in questo modo: una serie di episodi che tratteggiano qualcosa di più ampio.
Anche se spesso, più che la storia in sé, credo siano importanti le percezioni che ne derivano e penso che, sotto molti aspetti, siano queste sensazioni le vere protagoniste del libro.
– Il titolo potrebbe suggerire un certo pessimismo ed una buona dose di disillusione, non trovi?
Il titolo credo sintetizzi semplicemente una delle sensazioni che ritorna in diversi racconti.
Di disillusione sicuramente ce n’è molta. Ma io sono convinto che la disillusione, se vissuta in modo costruttivo, possa essere il primo passo verso la serenità. Pessimismo invece assolutamente no.
Sicuramente c’è molta malinconia e spesso una buona dose di amarezza. Ci sono dei momenti estremamente cupi, specie nella prima metà del libro. Ma ci sono anche dei bei lampi di serenità. E mi piace credere che ci sia un percorso, almeno abbozzato, verso un certo tipo di consapevolezza.– Nei 21 racconti si vedono passare diversi personaggi ma nessuno ha un nome. E’ una scelta precisa? Non temi che questa mancanza di nomi propri possa rendere più difficoltosa la lettura?
In realtà è una cosa nata in modo spontaneo. Forse perché i singoli racconti fotografano attimi brevi e precisi per cui, nelle prime stesure, non ho mai sentito il bisogno di dare nomi ai personaggi.
D’altra parte questa mancanza di riferimenti mi affascina e trovo che rafforzi il senso di straniamento che c’è in alcuni passaggi.
Poi comunque non assolutamente credo che questa mancanza renda difficoltosa la ricomposizione del mosaico: il percorso mi sembra comunque piuttosto chiaro, anche quando ci sono personaggi che ritornano in momenti diversi. E dopotutto, se così non fosse, è bello lasciare ad ognuno un minimo di libertà di interpretazione.
– Quanto c’è di autobiografico in questo libro?… Leggi tutto l’articolo -
“Tutto passa invano” è ufficialmente uscito
“Tutto passa invano” è ufficialmente uscito
Da oggi puoi ordinarlo anche nella tua libreria di fiducia (ricordando il codice
ISBN: 978-88-6178-079-8 che ne favorisce la reperibilità) o sui principali negozi on-line (come InternetBookShop.it), oltre che chiederlo direttamente al sottoscritto o acquistarlo sul sito della casa editrice Uni Service -
“Tutto passa invano” ordinabile in anteprima on-line
Le prime copie di “Tutto passa invano“, il mio primo libro, sono da oggi ordinabili in anteprima, al prezzo di 11 euro, sul sito della casa editrice Uni Service
Fra qualche giorno potrai ordinarlo direttamente anche alla tua libreria di fiducia o sui principali negozi on-line.
Per qualunque problema o informazione, scrivi pure a: rob@robertobonfanti.com -
sta per uscire il mio primo libro
Mentre viene messa on-line una prima versione (ancora incompleta) del sito, sono quasi ultimati i lavori per il mio primo libro, “Tutto passa invano“, che uscirà entro la fine del mese edito dalla Uni Service con in copertina questa splendida foto opera di Paola P. (che ringrazio di cuore).