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interrogandosi con “Contromano”
Nel penultimo appuntamento della serie di video alla scoperta dei brani di “Alla deriva” parlo di “Contromano”: un racconto che negli equilibri dell’album vuole essere una sorta di esplosione che lancia un interrogativo cruciale.
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“Memorie di un sonatore di basso” di Gianni Maroccolo
Nel corso della mia vita mi è capitato due volte di intervistare Gianni Maroccolo (la prima nel 2004 e l’ultima un paio di anni fa). In entrambe le occasioni, al di là dell’enorme spessore artistico e storico del personaggio, l’impressione è stata quella di trovarmi di fronte una persona dall’umiltà spiazzante capace di raccontarsi in modo genuino, generoso e decisamente affascinante. Leggendo “Memorie di un sonatore di basso”, il libro di pensieri e ricordi di Maroccolo uscito da poco per Libri Aparte, ho avuto la stessa identica sensazione, e probabilmente è proprio questo il punto forte del progetto. Ne ho parlato sul sito di Rock Targato Italia.
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“Alla deriva” secondo Paolo Pelizza
Il giudizio degli amici è sempre, per chiunque, un tasto delicato, anche quando, come me, si ha la fortuna di avere amici parecchio schietti con cui si possono avere confronti estremamente sinceri su ogni cosa. Tutto questo per dire che sul sito di Rock Targato Italia è uscito un meraviglioso articolo di Paolo Pelizza che analizza “Alla deriva” in modo dettagliato e davvero gratificante.
«”Alla Deriva”, forse non ci racconta tutti. Probabilmente racconta solo un certo tipo di persone. Persone che non hanno rinunciato a capire e che per questo si ritrovano al centro di un vortice fatto di sconfitte e di solitudine. Qualcuno potrebbe pensare che sono deboli ma sono i migliori tra noi.”» dice fra le altre cose l’articolo. -
presentando “Nei riflessi”
Rieccoci qui con un nuovo passo del mio cammino per scoprire qualcosa in più sui brani di “Alla deriva“. “Nei riflessi” è qualcosa che per me ha segnato un punto di svolta: è stato il racconto che mi ha fatto capire la direzione da dare al progetto.
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“Alla deriva” su FareMusic
È uscita ieri sul portale FareMusic una nuova attenta e lusinghiera recensione di “Alla deriva” firmata da Roberto Manfredi. “Difficile e sbagliato non ascoltarlo tutto, da cima a fondo, anche se l’ascolto richiede una partecipazione attiva, mai distratta o casuale”, dice fra le altre cose l’articolo ricco di riflessioni interessanti e paragoni gratificanti.