Autore: rob

  • gli ascolti di luglio 2025

    Prima ancora che questa calda estate nascesse, come è ormai cattiva abitudine da qualche tempo, moltissime agenzie avevano già iniziato a vendere biglietti per concerti previsti per l’estate del 2026. Nei giorni scorsi si sono letti oceani di parole sul segreto di Pulcinella dei “finti sold out”, come se la cosa non fosse nota da sempre. Chissà se qualcuno arriverà mai a farsi qualche domanda anche sul fatto (a mio avviso decisamente più impattante sia sugli interessi delle agenzie che su quelli degli appassionati, per quanto molto meno “gossippabile”) che, in questi ultimi anni, molti promoter hanno iniziato a lavorare come autentiche società finanziarie, sfruttando le ansie da grande evento del pubblico per anticipare in modo grottesco le prevendite e quindi, di fatto, incassare con un anno di anticipo capitali importanti da far fruttare per lungo tempo prima dell’effettiva erogazione del servizio. Chissà se, in mancanza di insperati interventi lungimiranti da parte di qualcuno, almeno noi banali esseri umani post-moderni impareremo mai a domare le nostre nevrosi e non prestare il fianco a questi giochetti. Nel frattempo comunque, sul sito di Rock Targato Italia, torno anche in questo mese a consigliare qualche bel disco recente raccontando i nuovi lavori di Le Schiene Di Schiele, Niccolò Fabi,  Enrico Bosio, Simona Norato, Selenia, Curù, Māyā e Nel Traffico Gli Sguardi .

    gli ascolti di luglio 2025
  • interrogandosi con “Contromano”

    Nel penultimo appuntamento della serie di video alla scoperta dei brani di “Alla deriva” parlo di “Contromano”: un racconto che negli equilibri dell’album vuole essere una sorta di esplosione che lancia un interrogativo cruciale.

    interrogandosi con “Contromano”
  • “Memorie di un sonatore di basso” di Gianni Maroccolo

    Nel corso della mia vita mi è capitato due volte di intervistare Gianni Maroccolo (la prima nel 2004 e l’ultima un paio di anni fa). In entrambe le occasioni, al di là dell’enorme spessore artistico e storico del personaggio, l’impressione è stata quella di trovarmi di fronte una persona dall’umiltà spiazzante capace di raccontarsi in modo genuino, generoso e decisamente affascinante. Leggendo “Memorie di un sonatore di basso”, il libro di pensieri e ricordi di Maroccolo uscito da poco per Libri Aparte, ho avuto la stessa identica sensazione, e probabilmente è proprio questo il punto forte del progetto. Ne ho parlato sul sito di Rock Targato Italia.

    “Memorie di un sonatore di basso” di Gianni Maroccolo
  • “Alla deriva” secondo Paolo Pelizza

    Il giudizio degli amici è sempre, per chiunque, un tasto delicato, anche quando, come me, si ha la fortuna di avere amici parecchio schietti con cui si possono avere confronti estremamente sinceri su ogni cosa. Tutto questo per dire che sul sito di Rock Targato Italia è uscito un meraviglioso articolo di Paolo Pelizza che analizza “Alla deriva” in modo dettagliato e davvero gratificante.
    «”Alla Deriva”, forse non ci racconta tutti. Probabilmente racconta solo un certo tipo di persone. Persone che non hanno rinunciato a capire e che per questo si ritrovano al centro di un vortice fatto di sconfitte e di solitudine. Qualcuno potrebbe pensare che sono deboli ma sono i migliori tra noi.”» dice fra le altre cose l’articolo.

    “Alla deriva” secondo Paolo Pelizza
  • presentando “Nei riflessi”

    Rieccoci qui con un nuovo passo del mio cammino per scoprire qualcosa in più sui brani di “Alla deriva“. “Nei riflessi” è qualcosa che per me ha segnato un punto di svolta: è stato il racconto che mi ha fatto capire la direzione da dare al progetto.

    presentando “Nei riflessi”
  • “Alla deriva” su FareMusic

    È uscita ieri sul portale FareMusic una nuova attenta e lusinghiera recensione di “Alla deriva” firmata da Roberto Manfredi. “Difficile e sbagliato non ascoltarlo tutto, da cima a fondo, anche se l’ascolto richiede una partecipazione attiva, mai distratta o casuale”, dice fra le altre cose l’articolo ricco di riflessioni interessanti e paragoni gratificanti.

    “Alla deriva” su FareMusic
  • riflettendo su “La sola cosa giusta”

    Abbiamo superato il giro di boa all’interno del cammino alla scoperta dei brani di “Alla deriva”. Arriviamo a “La sola cosa giusta”, ovvero una storia minore su un personaggio minore. Ma a volte sono proprio quelli a salvarti.

    riflettendo su “La sola cosa giusta”
  • “Alla deriva” su Mescalina

    Il webmagazine Mescalina ha pubblicato una splendida e dettagliata recensione di “Alla deriva“. “Trattasi di progetto non convenzionale, poetico e in qualche modo necessario”, dice fra le altre cose l’articolo firmato da Tonino Bisceglia.

    “Alla deriva” su Mescalina
  • due chiacchiere su Radio Libertà

    Ieri ho avuto il piacere di fare due chiacchiere con Francesco Caprini all’interno della trasmissione che conduce sulle frequenze di Radio Libertà. Abbiamo parlato di “Alla deriva“, dei brani che lo compongono, del mio percorso, ma anche di libertà e destino.
    La puntata è disponibile in streaming sul sito della radio (il mio intervento è nella seconda metà ma in realtà il programma merita di essere ascoltato per intero).

    due chiacchiere su Radio Libertà
  • ripensando a “Poi il tempo”

    Giunti a metà del cammino attraverso i brani di “Alla deriva“, torniamo a parlare di quello che è stato il singolo che ha anticipato l’album: “Poi il tempo“.

    ripensando a “Poi il tempo”
  • gli ascolti di giugno 2025

    Anche in questo giugno in bilico fra i primi scampoli d’estate e la fine di una primavera più che mai schizofrenica, torna la mia rubrica dedicata ai consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia. Questa volta racconto i nuovi lavori di Frabolo, Christian Frosio, Phomea, Alteria, Zanna, Alessandro Palazzo, Cesare Basile e Casino Royale.

    gli ascolti di giugno 2025
  • pensando a “Cliché”

    Continua il mio piccolo video viaggio alla scoperta dei brani di “Alla deriva“. Questa volta parlo di “Cliché“, il terzo brano in scaletta e forse il più amaro in assoluto.

    pensando a “Cliché”
  • parlando di “Paolo”

    Seconda puntata del mio viaggio alla scoperta dei brani di “Alla deriva“. Questa volta parlo di quello che credo sia uno dei momenti più emblematici di questo progetto e sicuramente quello che più mi sono divertito a interpretare: “Paolo“.

    parlando di “Paolo”
  • un assaggio di Paolo a Firenze

    Ieri (sabato 17 maggio) ho avuto il piacere di tornare a Firenze e di dare un mio piccolo contributo, sul palco del Teatro Di Cestello, all’incontro artistico “Amici di Marzia Carocci”. Per l’occasione, accompagnato dalla chitarra di Aldo De Guglielmo, ho portato in scena un assaggio minimale di “Paolo”, uno dei brani di “Alla deriva“. Come sempre, è stato davvero bello immergersi nell’atmosfera piena di creatività degli eventi creati da Marzia Carocci.

    un assaggio di Paolo a Firenze
  • raccontando “L’estate”

    Alla deriva“, il nuovo album che ho realizzato insieme a Max Zanotti, è disponibile su tutte le piattaforme dedicate alla musica. A questo punto mi sembra giusto giusto raccontare qualcosa sui brani che lo compongono: una mia impressione, qualche retroscena, delle piccole curiosità o qualcos’altro. Dunque, inauguriamo oggi una serie di video, ognuno dedicato a uno dei brani in scaletta, partendo da “L’estate“.

    raccontando “L’estate”
  • i primi passi alla deriva

    Alla deriva” è uscito da una settimana e in questi suoi primi giorni di vita, grazie anche agli amici di Divinazione, sono successe alcune cose.
    Ci sono state le segnalazioni della pubblicazione su diverse testate, c’è stata l’inclusione del brano “L’estate” nella playlist “What’s New//May 2025” curata da Rockambula, e ieri sono arrivate anche le prime due recensioni: la prima sul blog Foxy Lady Ascolta e l’altra, firmata da Silvio Mancinelli, sul portale MusicalNews.com.
    “Un disco che dimostra come Roberto Bonfanti riesca a creare un ponte tra scrittura e musica per poter dare nuova luce alle note”, dice fra le altre cose l’articolo pubblicato da Foxy Lady Ascolta.

    i primi passi alla deriva
  • “Poi il tempo” a Super Trouper

    Poi il tempo” è stato selezionato come video della settimana di Super Trouper, trasmissione televisiva dedicata alle notizie di cultura e spettacolo dell’alto milanese, all’interno della trentunesima puntata di questa stagione andata in onda su One TV (canale 79 del digitale terrestre) domenica 27 aprile e in replica il martedì successivo. La puntata è visibile anche in streaming sul canale YouTube della televisione.

    “Poi il tempo” a Super Trouper
  • Un brindisi “Alla deriva”

    “Torniamo a brindare allora”, recita uno dei brani di “Alla deriva“.
    Dunque, ora che il disco è uscito, è tempo di brindare. Naturalmente brindiamo prima di tutto a questo album che per me rappresenta qualcosa di davvero importante. È un progetto che arriva a nove anni di distanza dal mio disco precedente e onestamente per tanto tempo sono stato convinto di avere ormai chiuso i conti con questo modo di esprimermi. Se sono tornato a farlo è stato perché ne ho sentito l’esigenza in modo molto forte, rendendomi conto di avere delle cose da esprimere che mi sembravano urgenti e che necessitavano proprio di quel tipo di forma e di approccio.
    In secondo luogo brindiamo a Max Zanotti, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile. Sono un suo fan da ormai venticinque anni e averlo al mio fianco in un progetto simile è stato davvero un onore. Ma, anche al di là di questo, non posso che essergli grato per come si è approcciato a questo lavoro, per l’entusiasmo con cui si è dedicato al progetto fin dall’inizio e per il modo in cui ha saputo entrare all’interno di ciò che io volevo esprimere amplificando all’ennesima potenza ogni sensazione con le sue intuizioni musicali. E oltre che a Max ovviamente brindiamo anche alle altre persone che mi stanno accompagnando in questo viaggio, da Piero Laganà che ha realizzato la copertina fino agli amici di Divinazione che si stanno occupando con grandissima passione dell’ufficio stampa.
    L’ultimo brindisi infine è già insito nel titolo dell’album. Per me quel titolo ha sempre avuto un duplice significato: il primo è ovviamente quello di sentire che qualcosa, nelle nostre vite o nel mondo che ci circonda, sta andando in una direzione ormai totalmente fuori dal nostro controllo, che è una sensazione che ritorna in diversi brani dell’album. Il secondo però è proprio quello di voler esorcizzare questo pensiero con un brindisi, come se “alla deriva” fosse ciò che diciamo mentre solleviamo il bicchiere. Il che è anche una sorta di ponte di collegamento fra questo disco e il suo predecessore, “Ogni sorso un ricordo”, anche se nove anni fa lo sguardo era spesso rivolto al passato e il whisky accompagnava i ricordi mentre questa volta si brinda alla deriva del presente.
    Brindiamo quindi. Alla deriva.

    Un brindisi “Alla deriva”
  • “Alla deriva”

    Alla deriva“, il nuovo album nato dall’unione delle mie parole e la mia voce con le musiche composte e suonate da Max Zanotti, è da oggi disponibile su tutte le piattaforme dedicate alla musica.
    “Un concept album denso, personale e profondo. Otto brani come capitoli di un romanzo sonoro che racconta lo smarrimento dell’uomo contemporaneo tra disagio sociale e crisi individuali, dice la presentazione.
    Ufficio stampa: Divinazione Milano.
    Copertina a cura di Piero Laganà.

    Potete ascoltare “Alla deriva” su Spotify, su YouTube o su qualunque altra piattaforma musicale.

    “Alla deriva”
  • gli ascolti di maggio 2025

    Qualche settimana fa mi è capitato di leggere una dichiarazione di un artista importante che, presentando il proprio nuovo tour, rassicurava i fan sul fatto che “in scaletta non ci saranno più di tre o quattro brani del nuovo album appena uscito”. E non si tratta di un’eccezione. Ormai il mondo della musica funziona così: i piccoli locali stanno scomparendo, ogni settimana escono centinaia di album destinati a non raggiungere il migliaio di ascolti, i ragazzini che pescano il jolly di una canzone fortunata vengono masticati per il tempo necessario prima di essere rivomitati fra il dimenticatoio e gli psichiatri, e nel frattempo chi ha vissuto gli anni d’oro della discografia (anche nel mondo “alternativo”) tira a campare fra reunion, celebrazioni di anniversari improbabili, tour di vecchie hits ed eventi sovradimensionati. Resta però un dubbio: il triste stato in cui versa oggi la musica sarà davvero colpa, come sostengono molti, dei mezzi con cui viene diffusa o piuttosto di chi continua ad alimentare la cultura dell’ascolto usa e getta, della pigrizia mentale e del “tranquilli, venite pure al mega concerto, prometto che farò solo canzoni che già conoscete, sia mai che vi venga a chiedere un minimo di sforzo intellettuale”?
    In ogni caso, sul sito di Rock Targato Italia torna anche in questo mese di maggio la mia rubrica dedicata ai consigli musicali. Questa volta, in un’edizione ancora più ampia del solito, consiglio i nuovi lavori di Dish-Is-Nein, Emanuele Colandrea, I Cani, Daniele De Gregori, Rave Over, LF, Migraine, Matteo Nativo, Complesso Del Brodo e Neko At Stella.

    gli ascolti di maggio 2025

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