-
domani a San Vittore
Domani mattina accompagno il professor Roberto Vecchioni (in carne, ossa e chitarra) a trovare i miei ragazzi di San Vittore.
Non credo che riuscirò a non commuovermi. -
comunicazione di servizio
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: mi hanno rubato il cellulare. Per almeno un paio di giorni, se qualcuno mi cerca, è meglio che lo faccia via mail. La mia sim è già disattivata.
NOTA A MARGINE: rubare un cellulare fra gli oggetti custoditi nella portineria di San Vittore, dove ci sono almeno 12 poliziotti per ogni comune mortale, è decisamente un colpo degno di Arsenio Lupin e Occhi Di Gatto insieme. Però, chiunque sia stato, poteva appropriarsi dell’iphone di qualche avvocatone del cazzo, invece del mio povero Nokia (ammesso che il responsabile non sia proprio qualche avvocatone del cazzo).
-
…e non si scioglie mai
Cara Elisabetta,
solo una manciata di giorni fa ho fatto il reading più intenso, privato e significativo della mia vita. Avrei davvero tantissime cose da dire a riguardo, ma forse è bene che certi pensieri e certi ricordi restino semplicemente un dono per chi c’era e ha voluto vivere con me una splendida nevicata attesa per troppo tempo. In questi giorni, a dire il vero, non mi va nemmeno di scrivere: vorrei solo continuare a vivere quella meravigliosa tormenta di neve e sperare che non debba mai finire.
Ciò che invece ti posso raccontare, tornando ad argomenti più terreni, è che il 15 marzo e il 12 aprile, su richiesta dei miei ragazzi di San Vittore che si mostrano sempre più interessati ai miei lavori, tornerò da loro per presentargli “In fondo ai suoi occhi”. Penso che sarà divertente, tornare a parlare di te. Anche se molto probabilmente il discorso finirà col volgere anche altrove.
A proposito di San Vittore: il progetto sulla riscoperta dei cantautori continua a procedere a gonfie vele, tanto che nell’appuntamento di fine marzo avrò il piacere di ospitare il professor Roberto Vecchioni in carne e ossa, che verrà a strimpellare qualche canzone e raccontare ai ragazzi qualcosa di sé.
Dio t’bendessa, ragazza
Rob -
-
-
5 anni di “Lucida”
Cinque anni fa usciva “Lucida” di Giuliano Dottori, l’ultima produzione marchiata Ilrenonsidiverte. Il capitolo conclusivo dei due anni e mezzo più intensi della mia vita.
Riascoltato oggi, resta un gran disco.
“…e scopro che i miei alibi sono inutili…” -
e l’amore è una faccenda troppo delicata
“…alle volte la canzone è un asino che raglia e l’amore è una faccenda troppo delicata per lasciarla a voi” (c.b.)
-
manca la neve
Cara Elisabetta,
ci vorrebbe una bella nevicata, per cambiare il panorama di questi ultimi giorni dell’anno e scombinare davvero le carte. Ne avverto più che mai il bisogno, in questo periodo.
Se devo dirla tutta, non mi sembra possibile che il 2011 sia già giunto alla fine: questi ultimi trecentosessantacinque giorni mi sono scivolati fra le dita così velocemente da non riuscire proprio a coglierne il significato o tracciarne uno straccio di bilancio, per cui evito i classici discorsi da fine anno, i resoconti e i buoni propositi da dimenticare prima dell’Epifania. Forse avrei giusto un paio di piccoli desideri per l’anno nuovo, ma ovviamente non li dirò altrimenti, come insegna la tradizione, non si realizzeranno mai.
Un abbraccio e soprattutto, come diceva Lindo: buon anno, ragazza.
Rob
p.s.: giusto per tornare a parlare di noi, qualche giorno fa sul webmagazine Fucine Mute è uscita una mia intervista. Se ti capita, la puoi leggere a questo link:
http://www.fucinemute.it/2011/12/roberto-bonfanti-breve-viaggio-sentimentale/ -