Categoria: diario

  • riflettendo su “La sola cosa giusta”

    Abbiamo superato il giro di boa all’interno del cammino alla scoperta dei brani di “Alla deriva”. Arriviamo a “La sola cosa giusta”, ovvero una storia minore su un personaggio minore. Ma a volte sono proprio quelli a salvarti.

    riflettendo su “La sola cosa giusta”
  • “Alla deriva” su Mescalina

    Il webmagazine Mescalina ha pubblicato una splendida e dettagliata recensione di “Alla deriva“. “Trattasi di progetto non convenzionale, poetico e in qualche modo necessario”, dice fra le altre cose l’articolo firmato da Tonino Bisceglia.

    “Alla deriva” su Mescalina
  • due chiacchiere su Radio Libertà

    Ieri ho avuto il piacere di fare due chiacchiere con Francesco Caprini all’interno della trasmissione che conduce sulle frequenze di Radio Libertà. Abbiamo parlato di “Alla deriva“, dei brani che lo compongono, del mio percorso, ma anche di libertà e destino.
    La puntata è disponibile in streaming sul sito della radio (il mio intervento è nella seconda metà ma in realtà il programma merita di essere ascoltato per intero).

    due chiacchiere su Radio Libertà
  • ripensando a “Poi il tempo”

    Giunti a metà del cammino attraverso i brani di “Alla deriva“, torniamo a parlare di quello che è stato il singolo che ha anticipato l’album: “Poi il tempo“.

    ripensando a “Poi il tempo”
  • gli ascolti di giugno 2025

    Anche in questo giugno in bilico fra i primi scampoli d’estate e la fine di una primavera più che mai schizofrenica, torna la mia rubrica dedicata ai consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia. Questa volta racconto i nuovi lavori di Frabolo, Christian Frosio, Phomea, Alteria, Zanna, Alessandro Palazzo, Cesare Basile e Casino Royale.

    gli ascolti di giugno 2025
  • pensando a “Cliché”

    Continua il mio piccolo video viaggio alla scoperta dei brani di “Alla deriva“. Questa volta parlo di “Cliché“, il terzo brano in scaletta e forse il più amaro in assoluto.

    pensando a “Cliché”
  • parlando di “Paolo”

    Seconda puntata del mio viaggio alla scoperta dei brani di “Alla deriva“. Questa volta parlo di quello che credo sia uno dei momenti più emblematici di questo progetto e sicuramente quello che più mi sono divertito a interpretare: “Paolo“.

    parlando di “Paolo”
  • un assaggio di Paolo a Firenze

    Ieri (sabato 17 maggio) ho avuto il piacere di tornare a Firenze e di dare un mio piccolo contributo, sul palco del Teatro Di Cestello, all’incontro artistico “Amici di Marzia Carocci”. Per l’occasione, accompagnato dalla chitarra di Aldo De Guglielmo, ho portato in scena un assaggio minimale di “Paolo”, uno dei brani di “Alla deriva“. Come sempre, è stato davvero bello immergersi nell’atmosfera piena di creatività degli eventi creati da Marzia Carocci.

    un assaggio di Paolo a Firenze
  • raccontando “L’estate”

    Alla deriva“, il nuovo album che ho realizzato insieme a Max Zanotti, è disponibile su tutte le piattaforme dedicate alla musica. A questo punto mi sembra giusto giusto raccontare qualcosa sui brani che lo compongono: una mia impressione, qualche retroscena, delle piccole curiosità o qualcos’altro. Dunque, inauguriamo oggi una serie di video, ognuno dedicato a uno dei brani in scaletta, partendo da “L’estate“.

    raccontando “L’estate”
  • i primi passi alla deriva

    Alla deriva” è uscito da una settimana e in questi suoi primi giorni di vita, grazie anche agli amici di Divinazione, sono successe alcune cose.
    Ci sono state le segnalazioni della pubblicazione su diverse testate, c’è stata l’inclusione del brano “L’estate” nella playlist “What’s New//May 2025” curata da Rockambula, e ieri sono arrivate anche le prime due recensioni: la prima sul blog Foxy Lady Ascolta e l’altra, firmata da Silvio Mancinelli, sul portale MusicalNews.com.
    “Un disco che dimostra come Roberto Bonfanti riesca a creare un ponte tra scrittura e musica per poter dare nuova luce alle note”, dice fra le altre cose l’articolo pubblicato da Foxy Lady Ascolta.

    i primi passi alla deriva
  • “Poi il tempo” a Super Trouper

    Poi il tempo” è stato selezionato come video della settimana di Super Trouper, trasmissione televisiva dedicata alle notizie di cultura e spettacolo dell’alto milanese, all’interno della trentunesima puntata di questa stagione andata in onda su One TV (canale 79 del digitale terrestre) domenica 27 aprile e in replica il martedì successivo. La puntata è visibile anche in streaming sul canale YouTube della televisione.

    “Poi il tempo” a Super Trouper
  • Un brindisi “Alla deriva”

    “Torniamo a brindare allora”, recita uno dei brani di “Alla deriva“.
    Dunque, ora che il disco è uscito, è tempo di brindare. Naturalmente brindiamo prima di tutto a questo album che per me rappresenta qualcosa di davvero importante. È un progetto che arriva a nove anni di distanza dal mio disco precedente e onestamente per tanto tempo sono stato convinto di avere ormai chiuso i conti con questo modo di esprimermi. Se sono tornato a farlo è stato perché ne ho sentito l’esigenza in modo molto forte, rendendomi conto di avere delle cose da esprimere che mi sembravano urgenti e che necessitavano proprio di quel tipo di forma e di approccio.
    In secondo luogo brindiamo a Max Zanotti, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile. Sono un suo fan da ormai venticinque anni e averlo al mio fianco in un progetto simile è stato davvero un onore. Ma, anche al di là di questo, non posso che essergli grato per come si è approcciato a questo lavoro, per l’entusiasmo con cui si è dedicato al progetto fin dall’inizio e per il modo in cui ha saputo entrare all’interno di ciò che io volevo esprimere amplificando all’ennesima potenza ogni sensazione con le sue intuizioni musicali. E oltre che a Max ovviamente brindiamo anche alle altre persone che mi stanno accompagnando in questo viaggio, da Piero Laganà che ha realizzato la copertina fino agli amici di Divinazione che si stanno occupando con grandissima passione dell’ufficio stampa.
    L’ultimo brindisi infine è già insito nel titolo dell’album. Per me quel titolo ha sempre avuto un duplice significato: il primo è ovviamente quello di sentire che qualcosa, nelle nostre vite o nel mondo che ci circonda, sta andando in una direzione ormai totalmente fuori dal nostro controllo, che è una sensazione che ritorna in diversi brani dell’album. Il secondo però è proprio quello di voler esorcizzare questo pensiero con un brindisi, come se “alla deriva” fosse ciò che diciamo mentre solleviamo il bicchiere. Il che è anche una sorta di ponte di collegamento fra questo disco e il suo predecessore, “Ogni sorso un ricordo”, anche se nove anni fa lo sguardo era spesso rivolto al passato e il whisky accompagnava i ricordi mentre questa volta si brinda alla deriva del presente.
    Brindiamo quindi. Alla deriva.

    Un brindisi “Alla deriva”
  • “Alla deriva”

    Alla deriva“, il nuovo album nato dall’unione delle mie parole e la mia voce con le musiche composte e suonate da Max Zanotti, è da oggi disponibile su tutte le piattaforme dedicate alla musica.
    “Un concept album denso, personale e profondo. Otto brani come capitoli di un romanzo sonoro che racconta lo smarrimento dell’uomo contemporaneo tra disagio sociale e crisi individuali, dice la presentazione.
    Ufficio stampa: Divinazione Milano.
    Copertina a cura di Piero Laganà.

    Potete ascoltare “Alla deriva” su Spotify, su YouTube o su qualunque altra piattaforma musicale.

    “Alla deriva”
  • gli ascolti di maggio 2025

    Qualche settimana fa mi è capitato di leggere una dichiarazione di un artista importante che, presentando il proprio nuovo tour, rassicurava i fan sul fatto che “in scaletta non ci saranno più di tre o quattro brani del nuovo album appena uscito”. E non si tratta di un’eccezione. Ormai il mondo della musica funziona così: i piccoli locali stanno scomparendo, ogni settimana escono centinaia di album destinati a non raggiungere il migliaio di ascolti, i ragazzini che pescano il jolly di una canzone fortunata vengono masticati per il tempo necessario prima di essere rivomitati fra il dimenticatoio e gli psichiatri, e nel frattempo chi ha vissuto gli anni d’oro della discografia (anche nel mondo “alternativo”) tira a campare fra reunion, celebrazioni di anniversari improbabili, tour di vecchie hits ed eventi sovradimensionati. Resta però un dubbio: il triste stato in cui versa oggi la musica sarà davvero colpa, come sostengono molti, dei mezzi con cui viene diffusa o piuttosto di chi continua ad alimentare la cultura dell’ascolto usa e getta, della pigrizia mentale e del “tranquilli, venite pure al mega concerto, prometto che farò solo canzoni che già conoscete, sia mai che vi venga a chiedere un minimo di sforzo intellettuale”?
    In ogni caso, sul sito di Rock Targato Italia torna anche in questo mese di maggio la mia rubrica dedicata ai consigli musicali. Questa volta, in un’edizione ancora più ampia del solito, consiglio i nuovi lavori di Dish-Is-Nein, Emanuele Colandrea, I Cani, Daniele De Gregori, Rave Over, LF, Migraine, Matteo Nativo, Complesso Del Brodo e Neko At Stella.

    gli ascolti di maggio 2025
  • video live a Freedom Radio

    Ieri, venerdì 25 aprile, ho avuto il piacere di essere ospite in diretta degli studi di Freedom Street Radio per un’esibizione dal vivo all’interno della trasmissione Live Motel accompagnata da una bella chiacchierata con il conduttore Mauro Giachino.
    È stata l’occasione per raccontare qualcosa sul nuovo album e per presentarne qualche brano in anteprima, oltre che per riassaporare qualche frammento del mio disco precedente.
    Sul canale YouTube della trasmissione e nel suo podcast su Spotify è possibile vedere il video della puntata o riascoltarla. Credo si sia trattato di un’esibizione genuinamente imprecisa ed emozionata come ogni prima volta che si rispetti, con una voce non al top per via di qualche problemino legato al cambio di stagione, ma con tanto cuore e uno spirito sincero e diretto come piace a me. Puro teatro rock, insomma.
    Grazie di cuore a Mauro Giachino e a Freedom Street Radio per l’ospitalità e l’opportunità.

    video live a Freedom Radio
  • “Alla deriva”: il comunicato ufficiale

    I preziosissimi amici dell’ufficio stampa Divinazione hanno mandato oggi i primi comunicati stampa riguardo la pubblicazione di “Alla deriva”. All’interno si può leggere anche qualche piccola anticipazione sulla tracklist.
    “Un progetto denso di inquietudini che prova a dare corpo al senso di smarrimento di un uomo qualunque di fronte a un’epoca come quella contemporanea, in cui tutto appare sempre più vacuo e contraddittorio: sul piano sociale, su quello dei rapporti personali e nella difficile arte di riconoscere sé stessi nel quotidiano” dicono fra le altre cose.

    “Alla deriva”: il comunicato ufficiale
  • “Alla deriva” dal 5 maggio

    Il mio nuovo album, che conterrà otto miei racconti interpretati dalla mia voce e sonorizzati da Max Zanotti, uscirà su tutte le piattaforme musicali il 5 maggio. Il titolo sarà “Alla deriva” e in questo video vi presento anche la copertina, opera di Piero Laganà.
    Ho conosciuto Piero Laganà perché tempo fa aveva realizzato la copertina di un album di Pieralberto Valli. In realtà l’ho incontrato di persona una sola volta, proprio a un concerto di Pieralberto, però, per i suoi lavori che mi è capitato di vedere e per le vibrazioni che mi ha trasmesso in quell’unico incontro, quando ho iniziato a riflettere sull’artista a cui chiedere di collaborare alla veste grafica del disco, mi è subito venuto in mente lui.
    Uno dei temi portanti dell’album è la difficolta di ritrovare fino in fondo sé stessi, in mezzo al caos da cui tutti quanti siamo continuamente travolti sia sul piano sociale che su quello personale. Piero Laganà ha saputo cogliere l’importanza di questa tematica e l’ha tradotta in modo molto efficace nell’immagine di un volto astratto che cerca di prendere forma in una sorta di spazio liquido senza una direzione precisa.
    Dunque: “Alla deriva”. Dal 5 maggio su tutte le piattaforme di streaming. Le mie parole, la mia voce, le musiche di Max Zanotti e la copertina realizzata da Piero Laganà.

    “Alla deriva” dal 5 maggio
  • L’era della post-verità

    Qualcuno sostiene, a mio avviso giustamente, che quella che stiamo vivendo sia “l’era della post-verità”: un’epoca segnata da un approccio puramente emotivo e ideologico ai fatti, da una mole quotidiana ingestibile di notizie contraddittorie, da una tecnologia ormai alla portata di tutti in grado di artefare ogni tipo di documento e soprattutto da un’informazione mainstream dedita solo a diffondere falsità al servizio del potere.
    Credo che interrogarsi su come sopravvivere intellettualmente a questa situazione sia un qualcosa da cui nessuno può esimersi, e la risposta più naturale è sempre la stessa: diffidare di tutto, non accontentarsi delle voci di comodo e soprattutto cercare di sviluppare un pensiero il più possibile autonomo e critico. Però credo che ancora più importante sia cercare di portare sempre ogni discorso su un piano superiore senza lasciarci distrarre da dettagli inutili, ragionando sui principi portanti più che sulle apparenze, perché spesso il gioco della disinformazione di regime è proprio quello di alzare polveroni e divisioni su inezie che in realtà, se guardate in una prospettiva più ampia e completa, non sono altro che inutili elementi di contorno gonfiati a dismisura proprio per allontanarci dalla vera essenza delle cose.

    L’era della post-verità
  • scoprendo il regista di “Poi il tempo”

    Non bisogna mai dimenticarsi di rendere merito a chi lavora dietro le quinte e non ama apparire: quando le cose vanno bene gran parte del merito è di persone simili. Per questo mi fa particolarmente piacere che gli amici di Rock Targato Italia abbiano voluto intervistare Amaro, il regista del lyric video di “Poi il tempo” (e, fra le altre cose, anche del suggestivo video di “Insetti” di Stefano Attuario).
    “Non aspettare di essere pronto, perché tanto non ci si sente mai pronti. Inizia, prova. sbaglia, rifai e ingegnati: quando l’idea è buona, i mezzi passano in secondo piano.” dice fra le altre cose. E personalmente sono più che d’accordo con lui, che non a caso si è rivelato per me un collaboratore preziosissimo.

    scoprendo il regista di “Poi il tempo”
  • tre settimane di “Poi il tempo”

    Poi il tempo” è uscito da tre settimane e silenziosamente è arrivato oltre le 13.000 visualizzazioni. Ovviamente so bene che in ambiti diversi circolano ben altre cifre e, d’altra parte, sono da sempre convinto che i numeri lascino il tempo che trovano, ma per un progetto come il mio si tratta di un risultato importantissimo e ogni tanto fa piacere anche concedersi una piccola gratificazione.
    Nel frattempo, nonostante l’arrivo della primavera, in questo continente non si smette di respirare una brutta aria e il contenuto del brano continua purtroppo a suonarmi attuale e necessario.
    Presto potrò parlare anche dell’uscita del disco, che sarà a inizio maggio. Abbiamo preferito concederci questo mese di aprile per ricaricare bene le batterie e permettere a “Poi il tempo” di completare con la giusta calma questa prima fase del suo percorso.

    tre settimane di “Poi il tempo”

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