diario del tour #2 [Valgreghentino (LC), Osteria San Carlo – 30 aprile 2009]

L’Osteria San Carlo è un luogo che sembra uscito da un vecchio romanzo: è la tipica osteria di una volta con i tavoli di legno pesante e la cucina casereccia, gestita da una donna vulcanica ed in cui è possibile imbattersi nei personaggi più vari. Piero Ciampi (a cui ormai è tradizione dedicare un omaggio durante i miei reading) ci si sarebbe sentito a casa.
Mentre finisco di cenare mi viene a salutare un vecchio amico che non vedevo da ben nove anni. E’ strano vederlo con moglie e figlio al seguito e rendermi conto che invece io sono rimasto esattamente quello dell’epoca. Per un attimo penso che forse prima o poi dovrò mettere la testa a posto anche io, anche se il fatto che poi, introducendo un brano durante il reading, un lapsus freudiano mi farà confondere per ben due volte di fila le parole “matrimonio” e “manicomio” mi fa credere che il mio subconscio stia bene nella sua eterna instabilità.
Accanto a me sul palco metto una vecchia foto riesumata dalla mia infanzia. E’ un’immagine che non vedevo da una vita e che mi hanno appena regalato (Grazie!). Credo la porterò con me anche nelle prossime date.
Il resto della serata scivola via liscio e piacevole con circa 45 minuti di reading con una scaletta completamente diversa dal solito in cui, fra una cosa e l’altra, inserisco anche un pensiero dedicato al primo maggio di quindici anni fa.
L’impressione dal palco è di faticare più del solito a trovare il giusto ritmo di lettura ma i concetti sembrano arrivare comunque al pubblico ed alla fine molti dei presenti sembrano aver ascoltato e colto il proprio pezzetto di storia. Il che è già molto.
Insomma, come diceva un vecchio film: “fin qui tutto bene”.