sampietrini

Cara Elisabetta,
  Roma riesce sempre a sorprendermi ed affascinarmi: non so se sia merito dei molti sampietrini in mezzo ai quali, come tu mi insegni, mentre cammini rimangono incastrati i pensieri (tra l’altro, chissà che non ci sia un collegamento fra i sampietrini romani e il pavé delle Fiandre. Ammesso che questo pensiero possa avere senso), però è così.
  Di certo, dopo questo week-end, dovrei fare un monumento a Vincenzo Di Pietro che, oltre ad essere stato un magnifico compagno con cui dividere il palco, si è prodigato parecchio perché il mio soggiorno romano risultasse piacevole e tutto funzionasse per il meglio. Sono stati davvero due bei giorni, pregni di sensazioni positive e sorprese, culminati con un reading ben riuscito, con un’atmosfera decisamente colloquiale e serena come piace a me.
  Ora tocca a Rimini: sabato, alle 21.30, porterò “In fondo ai suoi occhi” al Caffè Assenzio (via Bilancioni 14. Un localino di cui mi hanno parlato molto bene). Chissà se anche il mare d’inverno saprà sorprendermi come i sampietrini…
    un abbraccio
      Rob
  p.s.: rientrando a casa ho trovato una mail del mio editore che mi segnala una bella recensione del romanzo uscita pochi giorni fa sul portale I-libri.com. Casomai ti interessi, puoi leggerla qui: http://www.i-libri.com/in-fondo-ai-suoi-occhi-di-roberto-bonfanti.html