non voglio che stelle umiliate
Cara Elisabetta,
sai che io i consigli finisco col seguirli sempre con mesi di ritardo o per non seguirli affatto. Era una vita che un caro amico mi suggeriva di leggere “A perdifiato” di Mauro Covacich: qualche settimana fa finalmente l’ho fatto e sono rimasto letteralmente folgorato dalla sua crudezza poetica e dalla sua inquietudine profonda, tanto da gettarmi immediatamente anche sui due libri che ne costituiscono il seguito.
C’è soprattutto una riflessione, in quel romanzo, che mi ha affascinato. Te la copio:
“secondo basilio, santo guastatore della macchina aristotelica, anche i corpi celesti sono sensibili alle affezioni. non hanno desideri né bisogni, eppure dal loro semplice girare infinito traggono piacere. è la loro grande umiliazione, l’umiliazione delle stelle. quindi consolati. girassimo anche intorno al mondo, su due punti diversi della stessa orbita, eternamente, tu partendo da puszta, io dalla california, non smetteremmo per questo di essere umiliati. e comunque, puoi correre quanto vuoi. non diventerai mai una stella.” [Mauro Covacich, da “A perdifiato”]
L’umiliazione delle stelle. Un concetto che mi ha fatto lo stesso effetto di un pugno diretto in pieno viso.
Tornando al mio presente, sabato (12 marzo), alle 21.30, parlerò di “In fondo ai suoi occhi” al Castello di Solza (BG). Come potrai immaginare, è una data a cui tengo particolarmente: un po’ perché quel castello è stato, negli ultimi tre anni, una sorta di mia seconda casa; un po’ perché la data è organizzata da Neverland e dopo la presentazione ci sarà il concerto dei Non Voglio Che Clara (con i Public di supporto); un po’ perché sarà una presentazione molto informale e dialogata, con Luca Barachetti a fare da moderatore; e un po’ perché sarà l’ultimo appuntamento lombardo per questo romanzo. Sarà una gran bella festa.
Un abbraccio, sublunare.
Rob
p.s.: ah… giovedì (10 marzo), alle 21.00, sarò intervistato on-line sul blog di Diego L’Alligatore (alligatore.blogspot.com). Sarà una specie di intervista aperta con la partecipazione di altri due scrittori e la possibilità per i lettori di intervenire.