la prima dose di Nicovid

Un bel nuovo inizio. Sotto tanti punti di vista.
In questi anni credo di essere riuscito, in qualche modo, dopo tanti reading, a sviluppare una sorta di mio stile, nel far rivivere le mie storie leggendole su un palco. Non mi era però mai capitato di dover portare in scena le parole di qualcun altro. E, sinceramente, mai avrei pensato di farlo, fino al momento in cui Miky Marrocco mi ha chiesto di aiutarlo, insieme al resto della truppa di Neverlab, a portare in scena il suo “Nicovid” con un reading-concerto a più voci.
E’ stata una bella serata, quella del Marelli 79 per la presentazione del nuovo libro di Miky. Un intreccio particolare e affascinante di voci, di suoni e di stili, con le magnifiche visioni di Giordana Parizzi -Missofa: una vera rivelazione- a fare da cornice alle storie scure e psicotiche di Miky Marrocco sporcate o reinterpretate attraverso i suoni stranianti di Enrico Ruggeri, la delicatezza di Alia, le inquietudini di Barachetti, la genuina follia dell’ospite speciale Yuri Beretta e la mia (poca, causa malanni di stagione) voce.
Una bella serata. Una bella esperienza, quella di lasciarmi attraversare, in questo periodo di pausa dalla scrittura, dalle storie di qualcun altro provando a filtrarle attraverso il mio stile e il mio vissuto. Ma soprattutto una splendida conferma del fatto che Neverlab -l’entità che da ormai due anni accompagna le mie vicissitudini artistiche- sembra avere trovato in questi ultimi mesi la sua vera natura, trasformandosi a tutti gli effetti in un collettivo di menti, di esperienze e di sensibilità diverse capaci di contaminarsi e interagire fra loro.