riflessioni di passaggio
In quest’ultimo mese e mezzo, su queste pagine, credo di avere parlato più dei reading che del romanzo. E questo forse è stato un errore, anche se giustificato da mille possibili ragioni, prima fra tutte il fatto che continuo a preferire che le storie parlino da sé, senza troppe spiegazioni, specie quando si tratta di qualcosa come “Alice” che personalmente sento moltissimo e che credo contenga una marea di sfumature che è giusto che ognuno assimili a proprio modo. Mi piace l’idea che il lettore possa creare un proprio rapporto direttamente con i personaggi, senza nessun intermediario, ed è anche per questo che ho voluto che nel libro i due protagonisti avessero entrambi modo di esprimersi in prima persona, raccontando con estrema sincerità, ognuno a proprio modo, il proprio piccolo pezzetto di mondo. Poi forse io sono sempre troppo affezionato ai miei “due piccoli stupidi”, per poterne parlare con il dovuto distacco.
Stasera comunque (29 aprile) dalle 22 alle 23 sarò ospite in diretta su Radio Kristall per un’intera ora di trasmissione dedicata ad “Alice” e ai miei progetti, ma vi consiglio di tenere d’occhio questa pagina domani: ci sarà una piccola importante sorpresa.