ventigennaio

Come molti, quando ero parecchio più giovincello scrivevo solo per me stesso ed ero estremamente geloso delle poesiole confuse che scribacchiavo in modo quasi compulsivo su un taccuino fittissimo di parole che portavo sempre con me. E’ stato solo il 20 gennaio del 2001 -esattamente quindici anni fa- che ho regalato a una persona alcuni di quegli scritti rilegandoli a mano in un fascicoletto stampato artigianalmente in un’unica copia.
Non so se sia corretto dire che quella è stata la mia prima pubblicazione, però di certo ha rappresentato un momento fondamentale senza il quale oggi non sarei qui a raccontare le mie storie e molte altre cose non sarebbero mai potute succedere.
Quello stesso giorno, tornando verso casa, è nata anche l’idea portante di un racconto che col tempo ha finito col diventare uno dei principali fili conduttori di tutto il mio percorso. Sarà un caso? Chissà. Non ho mai creduto molto al caso, a dire il vero.
Non saprei dire che effetto mi faccia pensare che da quel giorno e da tutte le cose ad esso legate siano passati quindici anni. Non saprei dire nemmeno se quindici anni siano pochi oppure molti, in questo momento. Però mi sembra giusto brindare a questa piccola ricorrenza, a tutto ciò che c’è stato in questi anni, e anche a ciò che non c’è stato.