dal mondo

In questi giorni non sono molto comunicativo.
La vita vera -quella in cui lavori per pagare le bollette e tenti in qualche modo di tenere le fila di ciò che ti accade attorno- mi sta tenendo abbastanza impegnato, come è giusto che sia.
Sul piano “artistico” le cose si muovono sottotraccia senza fretta. C’è qualcosa nell’aria, sempre profondamente legato al mio mondo ma proiettato in un ambito diverso da quello che mi ha contraddistinto finora, ma se ne parlerà a tempo debito.
Infine c’è il rumore del mondo esterno -la politica, il caos sociale e tutto ciò che concerne la triste deriva imboccata dagli abitanti di questo pianeta- che in questi mesi risuona come un eco decisamente sconfortante. Credo abbia ragione il buon Lindo Ferretti quando dice che gli anni che stiamo vivendo saranno ricordati come “il tempo dello sgretolamento”. Vorrei sviscerare con calma un pensiero lucido a riguardo ma è un discorso infinitamente complesso, per cui per ora osservo tutto con attenzione e medito in cuor mio.