Como, Side e i giovani d’oggi

A volte non è vero che si stava meglio quando si stava peggio.
Sono nato e cresciuto a pochissimi chilometri da Como e la mia generazione, da queste parti come in molte altre cittadine di provincia, è probabilmente stata sempre vittima del dare per scontato di essere legata a una città pragmatica e poco curiosa adatta solo a imprenditori tessili e turisti tedeschi di mezza età. Fin da ragazzino ho visto i talenti della zona soffocare per mancanza di spazi o spostarsi a Milano per provare a combinare qualcosa.
Alla luce di tutto questo, non può che farmi piacere prendere atto che invece, fra i giovani di oggi, ci siano ragazzi come gli organizzatori del SIDE Festival che, con un entusiasmo assolutamente impagabile, il proprio spazio in città stanno avendo la forza di reclamarlo e prenderselo, costruendo una realtà preziosa capace di raccogliere attorno a sé tutte le forze creative che la provincia offre, unendo pittori, scrittori, attori, musicisti, circensi, disegnatori e artisti di ogni genere.
Per questo portare il mio piccolo contribuo a SIDE ha sempre un senso particolare e anche domenica scorsa è stato bello esserci e far respirare alle mie storie l’aria di casa con una performance accaldata di fronte a un pubblico attentissimo.