pensieri sulla belva

Avvocato”, per me, è come una bestia feroce. È comparso fra i miei appunti all’improvviso con un balzo imponente e, dopo aver provato ad azzannarmi la giugulare un paio di volte, mi ha fatto capire che dovevo dargli voce in un racconto. All’inizio era molto sporco e fin troppo articolato, per cui ciò che ho dovuto fare attraverso un lungo lavoro di continua riscrittura è stato ripulirlo un pochino e insegnargli qualche regoletta di base che gli consentisse di non fare pipì nei luoghi sbagliati, ma al tempo stesso ho voluto cercare di mantenere inalterata la sua carica di rabbia e frustrazione anche a costo di concedergli un pizzico di retorica.
Ora la bestia è in libertà, consapevolmente sgraziata, a tratti rude nei modi e senza la pretesa di fare fusa o ricevere carezze da chicchessia. Vediamo chi andrà a mordere…