resistenza alla resilienza

“Resilienza” è un termine che negli ultimi anni è diventato particolarmente di moda, ed è una delle parole che trovo più nocive.
“Resilienza” significa fondamentalmente adeguarsi. Significa farsi andare bene qualunque cosa piova dall’alto ringraziando e sorridendo sempre e comunque. Significa credere all’infinito a quelli che spergiurano che “andrà tutto bene” e piegarsi a tutto pur di non mettere a rischio il proprio metro quadro di serenità anestetica. Significa mangiare anche gli escrementi, casomai venissero serviti, raccontando a sé stessi che non sono poi così diversi dal cioccolato.
La resilienza è proprio l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo periodo. Abbiamo invece un disperato bisogno di resistenza. Abbiamo bisogno di saper incassare i colpi, stringere i denti e andare avanti senza piegarci. Abbiamo bisogno senso critico e di tornare ad avere voglia di rovesciare i tavoli.