dodici dicembre duemilaventuno

Cinquantadue anni fa si consumava la strage di piazza Fontana.
12 dicembre 1969. Credo sia vitale ricordarla, questa data. Credo sia importante non dimenticarlo, cos’è successo cinquantadue anni fa in Piazza Fontana, ma anche tre giorni dopo in questura, e sotto quanto fango le istituzioni hanno sepolto per decenni ogni spiraglio di verità. Credo sia bene tenerlo presente in ogni istante, di quante bugie, crimini e schifezze è stato capace il nostro Stato e quanti pochi scrupoli si sono fatti in più occasioni gli ingranaggi del potere nel sacrificare le vite dei cittadini o nel proteggere chi le ha spezzate. Credo sia importante ricordarlo sempre. Oggi più che mai.
Chi ha frequentato le proteste milanesi di quest’anno, poi, sa che quella piazza è stata per mesi il punto di ritrovo di ogni iniziativa. E credo sia stato bello provare a trasformare quel luogo in un tentativo di rinascita, ma soprattutto è stato importante ritrovarci così spesso lì per rinfrescarci ogni volta la memoria. Per non dimenticarci che tipo di Stato abbiamo di fronte, che valore irrisorio ha la nostra vita per chi tira le fila del potere e con quanta sprezzante ferocia è sempre stato trattato dalle nostre istituzioni chi chiede libertà e verità. E, nelle settimane più recenti, anche vedere proprio quella piazza militarizzata come non mai dai servitori dei potenti nel tentativo di reprimere ancora una volta con la forza ogni dissenso è stato parecchio significativo.