promesse non mantenute

Il cammino de “L’uomo a pedali”, nella mia idea iniziale, avrebbe dovuto concludersi nei prossimi giorni.
C’è un evento a pedali che si svolge in Belgio alla vigilia del Giro delle Fiandre e che ogni anno concentra decine di migliaia di ciclisti proprio sulle strade che il giorno dopo percorreranno i professionisti. Quando ho iniziato a pensare di ripubblicare il romanzo mi piaceva l’idea di portare in giro il libro su due ruote e, dopo aver toccato alcuni luoghi significativi, concludere questo viaggio proprio lì, sulle pietre che il protagonista sognava da bambino. Poi però, come sappiamo fin troppo bene, il mondo ha continuato a impazzire sempre di più, ogni logica è saltata, le mie priorità sono cambiate e già nell’autunno scorso ho capito che quella strada si era ormai interrotta precocemente e che, per quanto sabato lassù in Belgio tutto si svolgerà nella più assoluta normalità, per me era ormai venuta a mancare ogni tipo di condizione per poter restare focalizzato su un simile obbiettivo.
Probabilmente, compatibilmente con ciò che sarà possibile fare da liberi esseri umani, questa mancata conclusione diventerà l’aggancio per portare ancora in giro il romanzo in qualche occasione saltuaria. Poi se l’appuntamento con le pietre delle Fiandre sia rimandato ad annate più propizie è impossibile dirlo. Ci sono tante condizioni che si dovrebbero allineare, sia dentro di me che nel mondo esterno, per poterci pensare. Vedremo. Magari è semplicemente giusto che al termine di questa strada resti un senso di incompiuto.