Autore: rob

  • iscrizioni a Rock Targato Italia 2024

    Fra una cosa e l’altra, non avevo ancora avuto modo di parlarne ma, per gli amici musicisti, da ormai qualche settimana sono aperte le iscrizioni alla nuova edizione di Rock Targato Italia. Per partecipare c’è tempo fino al 6 settembre ed è sufficiente inviare un video con una propria canzone e una breve presentazione. Con gli artisti selezionati ci si vedrà poi in autunno a Milano per le finali nazionali. Lo scorso anno al Rock’n’Roll è stata una bellissima festa, per cui credo valga la pena provare a esserci, anche perché Rock Targato Italia esiste dal 1987 e, a distanza di tanti anni, continua ancora oggi a essere una delle poche cose genuine nel marasma del mondo della musica.
    Tutte le informazioni dettagliate si possono ovviamente trovare sul sito della manifestazione.

    iscrizioni a Rock Targato Italia 2024
  • gli ascolti di luglio 2024

    C’era una volta “luglio, col bene che ti voglio”. Ma erano anni in cui sembravano esistere delle certezze e ogni cosa aveva dei colori ben definiti. Oggi invece tutto è sempre più confuso, anche l’inizio dell’estate. Dunque, per conservare almeno qualche parvenza di punto fermo, fra una giornata di caldo torrido e un nubifragio, torno anche all’alba di questo mese a consigliare qualche bel disco sul sito di Rock Targato Italia raccontando i nuovi lavori de La Municipàl, Bobo Rondelli, Franco E La Repubblica Dei Mostri, Petrigno, Magma e Le Vite Degli Altri.

    gli ascolti di luglio 2024
  • a proposito di “Euridice”

    Euridice” è un racconto piuttosto spigoloso che vagava nel limbo dei miei appunti ormai da diversi anni. Già in qualche occasione, in passato, avevo pensato di pubblicarlo ma, per una ragione o per un’altra, non mi pareva mai il momento opportuno.
    Probabilmente non lo è nemmeno adesso, il momento opportuno. Forse sarebbe stato meglio pubblicare qualcosa di più leggero ed estivo. Però ho pensato che a volte può essere necessario e liberatorio, concedersi il lusso di essere inopportuni, così, avendo voglia di tornare a pubblicare almeno qualche raccontino di tanto in tanto, mi è sembrato giusto ripartire da qui.
    Di cosa parla questo racconto? Di un istante di perdita del confine fra realtà e suggestioni. Di un momento di smarrimento in cui ci si sente sopraffatti dal senso di sconfitta. Forse. In realtà ho provato a immaginare tutte le possibili chiavi di lettura a cui questa breve storia può prestarsi e ne ho trovate parecchie. Ma sono sicuro che chi lo leggerà saprà trovarne altre ancora come è giusto che sia.
    Per chi volesse aggiungere la propria visione, il racconto si può sempre scaricare gratis proprio su queste stesse pagine.

    a proposito di “Euridice”
  • “Euridice”: un nuovo racconto gratis

    Da quanto tempo non pubblicavo qualcosa di completamente inedito e totalmente mio? Forse troppo. Dunque, ecco “Euridice“, un racconto breve che da oggi è possibile scaricare in modo totalmente gratuito.
    Euridice” è la cronaca di un risveglio traumatico: un momento profondamente psicotico in cui i confini fra reale e irreale si confondono lasciando nell’anima del protagonista un senso di resa di fronte a qualcosa che la sua mente non ha alcuna voglia di razionalizzare. Ma credo sia soprattutto una storia a cui è giusto che ognuno dia una propria chiave di lettura senza farsi condizionare dai pensieri dell’autore.

    “Euridice”: un nuovo racconto gratis
  • le gite di giugno dei miei libri

    Giugno è un buon mese per respirare un po’ di aria diversa, così anche i miei ultimi libri si concederanno in queste settimane qualche piccola gita per scoprire il mondo con le loro gambe.
    Nel pomeriggio di domenica 16 sarà possibile trovare “La prima ultima volta“, il romanzo che ho scritto a quattro mani con Vanna Mazzei, al Monza Book Fest, nel pieno centro di Monza, dove sarà ospite dello stand di Creazioni D’Inchiostro di Franca Turco.
    Nel fine settimana successivo (sabato 22 e domenica 23) invece lo stesso libro sarà a Crema, al festival In Chiostro, sempre ospitato dallo stand di Creazioni D’Inchiostro di Franca Turco.
    Infine, da venerdì 28 a domenica 30, “L’uomo a pedali” andrà a fare un tuffo in mare alla Fiera del Libro di Loano (SV), dove sarà in buona compagnia allo stand di Edizioni del Faro.

    le gite di giugno dei miei libri
  • gli ascolti di giugno 2024

    “Contenuto” è una delle parole che si sta maggiormente svuotando di significato, in questo periodo di galoppante revisionismo linguistico e impoverimento culturale. Dalle ricette di cucina al gossip su illustri sconosciuti passando per le signorine più o meno discinte, tutto ormai sembra rientrare nell’enorme calderone del “contenuto”. Anche per questo resto convinto che una delle poche cose che si possono fare per cercare di resistere al grigio imperante sia provare a ridare alle parole il proprio senso, oltre a continuare a parlare di ciò che davvero merita attenzione. Così, in questo mese di giugno, nella mia abituale rubrica dedicata ai consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia, racconto i nuovi album degli Estra, di Cesare Basile, di Cheriach Re, di Helle, de Il Pesce Parla, dei Maustrap e di Hazy Loper.

    gli ascolti di giugno 2024
  • le mie storie a The Music Room

    Eccolo qui! Sul canale di The Music Room è uscito il video della particolare performance che ho realizzato appositamente per il format che viene registrato in una saletta del Wine Bar La Rocca di Sala Baganza (PR).
    Per l’occasione, mentre nello spettacolo dal vivo che ho tenuto la stessa sera nello stesso luogo ho sentito l’esigenza di perdermi fra tutti i brani che hanno segnato la mia storia fino ad oggi, ho scelto di rispolverare tre racconti di cui finora non esisteva nessuna registrazione audio o video. Il risultato mi sembra qualcosa di parecchio imperfetto ed estremamente fragile ma anche molto umano, per cui credo vada bene così.
    Ovviamente un grazie enorme va alla grande famiglia del Wine Bar La Rocca, agli amici di InPulse Lab e a tutte le persone che hanno supportato e reso possibile questa bella botta di vita.

    le mie storie a The Music Room
  • due chiacchiere su InPulse Lab

    La serata magica di un paio di mesi fa al Wine Bar La Rocca di Sala Baganza (PR) è stata anche l’occasione per registrare una mia partecipazione a The Music Room, un format che si svolge proprio in una saletta dello stesso bar all’interno del quale artisti di ogni tipo hanno modo di proporre un piccolo estratto di ciò che fanno.
    Il video della performance sarà disponibile molto presto. Nel frattempo però, grazie a InPulse Lab, è uscito un altro video, registrato sempre lo stesso giorno nello stesso luogo, in cui faccio due chiacchiere con Marco Coruzzi, padrone di casa del Wine Bar La Rocca. Più che un’intervista, è davvero una chiacchierata fra vecchi amici in cui parliamo un po’ del mio percorso e dei miei racconti: una “interSvista”, come l’hanno definita i ragazzi di InPulse Lab.

    due chiacchiere su InPulse Lab
  • Pieralberto Valli a Milano con “L’irrilevanza del vero”

    “L’irrilevanza del vero” di Pieralberto Valli e Giulia Frattini è uno spettacolo emozionante e suggestivo che credo rappresenti una sorta di urlo soffocato della parte più pura un’umanità sull’orlo dello smarrimento. Dopo avere amato la profondità dolorosa dell’omonimo romanzo di Pieralberto, ero parecchio curioso di vedere questo spettacolo che riesce a dare corpo alle suggestioni del libro traducendole, grazie alla musica e alla danza, in qualcosa di tremendamente concreto, straniante e per nulla didascalico.
    Ne ho parlato in modo più accurato sul sito di Rock Targato Italia con un articolo che prova a raccontare la bella serata di venerdì scorso alle Fucine Vulcano di Milano con la prima rappresentazione lombarda di questo spettacolo.

    Pieralberto Valli a Milano con “L’irrilevanza del vero”
  • pedalando alla Granfondo Torino

    A volte i fatti si intrecciano in modo particolare. Così, mentre “L’uomo a pedali” era esposto in bella vista allo stand di Edizioni del Faro al Salone del Libro di Torino, io mi sono ritrovato a pedalare proprio nella stessa città, in un incrocio di eventi che credo evidenzi bene tutte le sfumature dell’inusuale cammino di questo romanzo.
    Pedalare alla Granfondo Briko Torino è stata un’esperienza affascinante e più impegnativa del previsto, con un percorso nel verde delle colline del torinese e del Monferrato destinato a concludersi, dopo un finale piuttosto provante, di fronte a un luogo suggestivo come la basilica di Superga. Ho sofferto parecchio nei chilometri conclusivi, complice anche la giornata inaspettatamente calda, ma mi sono divertito.
    È stato, insomma, un altro tassello positivo per un cammino su cui, a ormai più di tre anni dalla pubblicazione del romanzo, prima o poi sarà necessario fare il punto della situazione ma che nel frattempo sta continuando a regalare dei bei momenti.

    pedalando alla Granfondo Torino
  • Intervista su MeLoLeggo.it

    Vanna Mazzei e io abbiamo avuto il piacere di essere intervistati da Diego Alligatore -giornalista culturale sempre sensibile e attivissimo- per parlare de “La prima ultima volta“, il romanzo che abbiamo scritto insieme e che è stato pubblicato solo un anno fa da Edizioni del Faro. Nel corso della chiacchierata, che è stata pubblicata ieri sulle pagine della rivista digitale MeLoLeggo, abbiamo raccontato come è nato il progetto e abbiamo avuto modo di riflettere su alcuni aspetti della nostra collaborazione.
    «Credo che “La prima ultima volta” non sia solo un romanzo che cerca di riflettere sui grandi temi dell’esistenza ma, per quanto mi riguarda, è anche il risultato di un’esperienza umana importante di confronto con una mente controcorrente e profonda come quella di Vanna», dico in un passaggio dell’intervista.

    Intervista su MeLoLeggo.it
  • gli ascolti di maggio 2024

    “Così il sistema dovrebbe cadere di schianto. E noi come acrobati, appesi sui fili, felici e salvi”, recita un verso di un brano del nuovo album de I Fasti. Utopia? Certo. Ma l’utopia è una delle cose di cui c’è più bisogno, in questi anni di cieca rassegnazione allo status quo e alle verità ufficiali.
    Così, in questo mese di maggio, nel mio consueto articolo dedicato ai consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia, parto proprio dal nuovo album de I Fasti, ma parlo anche di Mapuche, Gianluca De Rubentis, Pier Adduce, Quercia e della compilation che celebra i vent’anni dell’etichetta Bloody Sound.

    gli ascolti di maggio 2024
  • Samuele Bersani a Bologna. Un ricordo del concerto.

    C’è stato un lungo periodo della mia vita, quando ero molto più giovane, in cui vedevo mediamente quattro concerti a settimana. Poi le cose sono cambiate: il tempo che passa, i ritmi biologici che cambiano, le priorità che vanno altrove e soprattutto l’entusiasmo che si spegne per mille ragioni.
    Venerdì scorso i casi della vita mi hanno portato a Bologna al concerto di Samuele Bersani. Mi è sembrato giusto ringraziare e rendere omaggio alla bellezza della serata lasciandone un ricordo anche sul sito di Rock Targato Italia.

    Samuele Bersani a Bologna. Un ricordo del concerto.
  • “L’uomo a pedali” alla Fiera del Libro di Iglesias (CA)

    Da oggi (22 aprile) fino a giovedì 25 aprile, “L’uomo a pedali” sarà fra i romanzi proposti da Edizioni del Faro alla Fiera del Libro di Iglesias (CA).
    Purtroppo non sarò presente di persona ad accompagnarlo, ma il libro sarà comunque in buone mani grazie agli amici della casa editrice che lo ha pubblicato.
    Così, dopo aver percorso parecchi chilometri sulle mie ruote e avere assaporato diversi panorami, questa volta il romanzo andrà con le proprie gambe a respirare l’aria della Sardegna. Chi dovesse trovarsi da quelle parti può passare a salutarlo o a scoprirlo allo stand di Edizioni del Faro.

    “L’uomo a pedali” alla Fiera del Libro di Iglesias (CA)
  • questi anni da fast food

    Una piccola inutile riflessione primaverile:
    Viviamo un’epoca in cui tutto deve essere spettacolare e veloce. Viviamo un’epoca in cui tutto ciò a cui assistiamo deve essere “il migliore di tutti i tempi”. Viviamo un’epoca in cui ogni proposta deve essere coinvolgente e immediatamente accessibile a chiunque senza sforzo.
    Sono considerazioni banali, lo so, ed è già da parecchio tempo che si la direzione imboccata è questa, ma non si può non prendere atto che questa ricerca del sensazionalismo a tutti i costi si sta allargando a macchia d’olio anche agli ambiti più insospettabili. Penso alla musica, dove la ricerca ossessiva di un certo “giovanilismo” forzato sembra contagiare sempre di più anche gli ambienti meno nazionalpopolari. Penso allo sport, dove si spinge sempre di più per avere competizioni che tengano costantemente alto il pathos o dove si alimentano continuamente discorsi infantili per fomentare l’esaltazione più becera dei tifosi. Penso alla letteratura, dove… vabbè… non c’è neanche bisogno di dirlo.
    Sembra si stia dimenticando che alcune situazioni si possono apprezzare realmente solo dopo avere imparato con pazienza a leggerne fra le righe il linguaggio e le sfumature. Sembra si faccia sempre più fatica a ricordare che il fascino di molte cose è proprio nella complessità, nell’attesa o nei piccoli dettagli. Sembra che troppi, in diversi ambiti, abbiano ormai rinunciato a portare avanti una propria identità per rassegnarsi a rincorrere la mentalità che domina quest’epoca da fast-food. Ed è un vero peccato perché, con questa smania di sensazionalismo, si stanno perdendo molte cose preziose.

    questi anni da fast food
  • gli ascolti di aprile 2024

    È una primavera che sembra volersi concedere qualche momento di esitazione prima di decidersi a entrare nel vivo. Anche in questo aprile instabile torna comunque la mia abituale rubrica dedicata ai consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia. Questa volta racconto i nuovi album di Luca Urbani, La Crus, Paolo Zangara, Silvia Conti, Pindhar e Shajara Ensemble.

    gli ascolti di aprile 2024
  • Pasqua, il Fiandre e “L’uomo a pedali”

    “Era il giorno di Pasqua e a casa dei nonni si mangiava, si beveva, si rideva e si chiacchierava con tutta la famiglia riunita attorno al tavolo del salotto.
    «Restate qui oggi pomeriggio, così guardiamo il Fiandre tutti insieme.» aveva detto il nonno mentre aspettavano il caffè.
    «Cos’è il Fiandre?» s’intromise il piccolo Sergio con la curiosità tipica dei bambini.
    «È una corsa in bicicletta. La corsa più bella del mondo.» rispose uno zio […]
    Fu amore. Non avrebbe potuto essere altrimenti. Ancora non sapeva leggere ma quelle immagini gli entrarono nel profondo e non lo lasciarono più, tanto che da quel giorno non ci fu mai più un Giro delle Fiandre senza Sergio incollato alla televisione, rapito da quelle strade e completamente isolato da tutto il resto del mondo.
    A distanza di anni ci si potrebbe chiedere se l’avere amato tanto quella corsa così imprevedibilmente romantica e immersa in quei paesaggi pregni di malinconia non possa avere in qualche modo influenzato il suo destino oppure se amò quella corsa proprio perché, in quel susseguirsi infinito di strappi e in quell’eterno autunno in cui il verde non è mai troppo brillante, vide in qualche modo riflessa la propria anima. Ma sono domande per le quali non esiste una risposta.”
    (da “L’uomo a pedali“)

    Una piccola autocitazione per augurare una Pasqua serena a tutti e in modo particolare a chi la passerà con la mente lassù fra le pietre del Giro delle Fiandre.

    Pasqua, il Fiandre e “L’uomo a pedali”
  • “L’uomo a pedali” alla Granfondo del Po

    “Per lui, abituato a tenere gli occhi costantemente fissi verso una vetta, era strano non vedere una montagna nemmeno all’orizzonte e perdersi con lo sguardo in quel verde e ocra sconfinato che si vedeva distintamente baciare il cielo in un punto lontanissimo che le sue pupille riuscivano solo ad accarezzare” (da “L’uomo a pedali“).
    Domenica, pedalando alla Granfondo del Po, mi è tornato inevitabilmente in mente questo passaggio del mio romanzo. La manifestazione che parte da Ferrara è senza dubbio qualcosa di atipico, con un percorso senza nemmeno un metro di salita che si snoda fra i paesaggi dal fascino inusuale che accompagnano le sponde del Po verso il delta, creando un contrasto particolare fra l’alta velocità a cui l’andamento della gara invita costantemente e i ritmi sincopati della vita che sembra scorrere tutt’attorno.
    Dopo un inverno un po’ complicato, per quanto mi riguarda è stato un eccellente primo passo di una stagione in cui ho ancora molta voglia di continuare a portare lo spirito de “L’uomo a pedali” a respirare aria nuova lungo le strade.

    “L’uomo a pedali” alla Granfondo del Po
  • un inaspettato sorso di whisky

    La serata al Wine Bar La Rocca di Sala Baganza (PR) è stata una piccola grande magia. Fatico a trovare altri termini per descriverla, data l’atmosfera stracolma di attenzione e di affetto verso le mie storie che ho potuto respirare. Davvero, dopo quasi sette anni che non mi capitava di salire su un palco, non avrei saputo immaginare un contesto migliore per tornare a farlo.
    È stato uno spettacolo bello denso, costellato dalle storie che hanno maggiormente caratterizzato il mio percorso e arricchito da qualche piccola improvvisazione. Ma a rendere tutto realmente unico è stata sicuramente l’accoglienza commovente che ho ricevuto sia dai vecchi amici passati apposta a trovarmi che da quanti mi ascoltavano per la prima volta, dunque non posso che ringraziare di cuore coloro che sono intervenuti e soprattutto lo staff del bar che ha fortemente voluto che questa magia si realizzasse e che ha saputo incastrare ogni tassello in modo impeccabile. Grazie davvero di cuore.

    un inaspettato sorso di whisky
  • il 12 marzo a Sala Baganza (PR)

    Martedì 12 marzo sarò a Sala Baganza (PR), al Wine Bar La Rocca, per riabbracciare qualche amico e tornare a dare voce a qualche vecchia storia.
    È passato qualche anno dall’ultima volta in cui mi è capitato di raccontare le mie storie su un palco e, se devo essere sincero, in tutto questo tempo sono stato convinto, per svariate ragioni, di avere ormai chiuso quel capitolo. Nonostante questo però, quando gli amici del Wine Bar La Rocca mi hanno contattato per propormi di passare a trovarli e di preparare apposta per loro un piccolo spettacolo, il pensiero di dire di no non mi ha proprio sfiorato. D’altra parte agli amici non si dice mai di no e quando le coincidenze dell’universo ti sorprendono offrendoti certe opportunità non è mai bello sottrarsi. Così, in modo del tutto estemporaneo, per una sera si torna in scena. E credo che sarà una bella botta di vita.
    Lo spettacolo inizierà alle 21 ma consiglio di venire prima, così c’è tempo per stare insieme e godersi la serata. In fondo sarà più una festa che uno spettacolo.

    il 12 marzo a Sala Baganza (PR)

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