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Rock Targato Italia 2015
Rock Targato Italia è un marchio che a me personalmente evoca molti ricordi. Nei mesi scorsi ho avuto anche la fortuna di essere ospite di alcune loro serate e respirare l’entusiasmo e la passione che ancora oggi, dopo tantissime edizioni, l’organizzazione mette nelle cose che fa. Ecco perché mi fa davvero piacere poter dare, con questo brevissimo video in cui racconto agli aspiranti musicisti perchè può essere interessante partecipare, il mio piccolo contributo alla nuova edizione della manifestazione che ha da poco aperto le iscrizioni.
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“una storia del mare”
“Una storia del mare” di Dimartino è una canzone che in questi giorni mi affascina. Ha il sapore della malinconia dolce che spesso, nei momenti di calma apparente, accompagna il ricordo di certi amori precari e impossibili.
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liste estive
Con un ritardo ben oltre il tempo massimo scopro che due anni fa, in occasione della partenza del Giro d’Italia, la notissima rivista Panorama aveva pubblicato un articolo in cui segnalava cinque romanzi influenzati, in qualche modo, dal fascino del ciclismo e che, accanto a mostri sacri come Vasco Pratolini e Gianni Brera, aveva inserito il mio “L’uomo a pedali”.
Ovviamente la cosa non può che farmi sentire onorato.clicca qui per leggere l’articolo di panorama
Inoltre il blog letterario Prime Impressioni ha recentemente pubblicato un post in cui consiglia ai propri lettori dieci libri da leggere durante le vacanze per un’estate fuori dagli schemi. Fra questi ha inserito anche “Alice”, che descrive come un romanzo “che racchiude tutti i pensieri, le sensazioni e le incertezze del mondo dei trentenni di oggi”.
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spettacoli e cellulari
La scorsa settimana sono stato a uno spettacolo di Ascanio Celestini e la primissima cosa che l’attore ha detto appena salito sul palco è stata: «vi chiederei gentilmente di non fare foto o video. Non per questioni di copyright: solo per non rompere i coglioni a chi vi sta vicino».
Al di là di tutti i discorsi filosofici e sociologici che ci si potrebbe sforzare di fare, non posso che applaudire Celestini: l’ansia da parte di chiunque di riprendere ogni cosa ha raggiunto livelli grotteschi e ritrovarsi davanti una muraglia di schermi luminosi durante un evento di qualunque genere è ormai una consuetudine decisamente fastidiosa.
Anche perché tanto poi lo sappiamo che quei video non li si riguarderà mai, per cui che senso ha? Tantovale godersi lo spettacolo per quello che è, no? O almeno fare finta di vivere ancora in un mondo in cui, almeno in queste piccole cose, è previsto un minimo di rispetto per chi ti sta alle spalle e vorrebbe magari vedere l’artista sul palco anziché lo schermo del tuo cellulare. -
Giovanni Lindo Ferretti al Parco Tittoni
Sul sito di Rock Targato Italia è possibile leggere un mio articolino sul concerto di Giovanni Lindo Ferretti venerdì scorso al Parco Tittoni di Desio (MI).
Era da qualche anno che non mi capitava di scrivere di musica. Evidentemente servivano l’occasione e il contesto giusti, per ritrovare un pizzico di voglia di tornare a farlo. -
“Alice” e la voce del libraio
La trasmissione radiofonica #IlLibraioRVC ha caricato in podcast sul proprio sito le puntate del programma andate in onda in questi ultimi mesi.
Fra le altre, è possibile ascoltare anche quella dedicata ad “Alice”, trasmessa il 19 marzo. -
recensione su Deliri Progressivi
“La vita è una successione di eventi e di storie che si intrecciano nel tempo“: si apre con questo pensiero, la bella recensione di “Alice” pubblicata oggi sul portale Deliri Progressivi a firma di Dulcinea Annamaria Pecoraro.
L’articolo è accompagnato anche da una serie di belle foto scattate durante lo spettacolo a Firenze. -
le foto dello spettacolo a Firenze
Sulla pagina de La Casetta Del Buon Vino, qualche bella foto dello spettacolo di domenica scorsa a #Firenze.
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le due giornate fiorentine
Nelle mie due giornate fiorentine credo di avere speso una cifra incalcolabile in granite e bevande rinfrescanti: il caldo di questi giorni tende a rallentare persino i pensieri e rende faticoso anche viaggiare, ma ne è senza dubbio valsa la pena.
Ho sempre pensato che poter girare l’Italia raccontando le proprie storie e incontrando sempre nuove persone sia già di per sé una grandissima fortuna. Quando capita poi di poterlo fare nel cuore di una delle città più ricche di fascino e storia al mondo, su un palchetto da cui si gode di una vista memorabile, e di fronte a un pubblico affettuoso e attento, allora la fortuna diventa ancor più un privilegio.
E’ stato davvero un onore poter inaugurare, accompagnato dagli interventi precisi e puntuali di Dulcinea Annamaria Pecoraro, la stagione libraria de “La Casetta Del Buon Vino”. -
sabato in radio
Sabato 4 luglio alle 18.00, esattamente 24 ore prima dello spettacolo a Firenze, sarò ospite della web radio Radio Napoli Emme Live per un’intervista che sarà ascoltabile sul sito: http://radioemmelive.listen2myradio.com/
Altri dettagli potete trovarli qui: http://on.fb.me/1f5qg8o -
fiumi d’arte
Non sono mai stato un animale estivo: il caldo, le canzoncine da spiaggia e le grigliate rumorose tendono ad acuire i miei momenti di misantropia così, il più delle volte, in estate vado in letargo. Quest’anno però ho una storia importante da raccontare e mi è stata offerta l’occasione di farlo in un contesto molto bello così, prima di rifugiarmi nel mio ritiro estivo, domenica (5 luglio) farò un salto a Firenze dove, alle 18.00, tornerò a dare vita a un pezzetto di “Alice” in piazza Demidoff, sul palchetto all’aperto de “La Casetta Del Buon Vino“, all’interno della rassegna “Fiume d’arte” organizzata da Deliri Progressivi.
Inoltre, esattamente 24 ore prima dell’evento (sabato 4 luglio alle ore 18.00), sarò in diretta sulle frequenze della web radio Radio Napoli Emme Live per una breve intervista. -
gli anni…
Poi una mattina ti svegli e il calendario ti dice che i tuoi anni sono trentacinque. Allora, guardandoti attorno con un pizzico d’incredulità, ti domandi: «Trentacinque? Ma non erano venti (o diciotto o quindici) solo un attimo fa? Non starà evaporando un po’ troppo in fretta, il tempo?» Ma in fondo sai che è giusto così e che in questi anni spesi in apnea rincorrendo te stesso, nonostante qualcosa di prezioso smarrito lungo il percorso, hai realizzato cose belle che probabilmente nemmeno immaginavi di poter fare davvero, e puoi brindare sereno a tutta la strada fatta e a quella ancora da fare.
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aeroplanini virtuali
Non sono mai stato un amante dei videogiochi. Anche da ragazzino i giochi elettronici mi hanno sempre annoiato dopo pochi minuti. Qualche giorno fa però mi sono imbattuto per puro caso in un simpatico giochino gratuito per pc che mi fa molta tenerezza: si tratta di lanciare aeroplanini di carta per recapitare delle lettere, colpendo delle stelle lungo il percorso per fare punti. Una simbologia che sembra meravigliosamente affine ad alcune mie cose. Anche ad Alice piacerebbe. Il gioco è qui.
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il dramma della (non) informazione
Oggi voglio concedermi di fare il vecchio brontolone.
Sono sempre più perplesso dal modo in cui viene gestita l’informazione al giorno d’oggi, sia sui media tradizionali che on-line, e soprattutto dal modo in cui le notizie vengono recepite: sembra che, su qualunque argomento, la cosa fondamentale sia schierarsi per partito preso come i più beceri ultras calcistici, senza nessuna voglia di comprendere cosa sta realmente accadendo, nessun desiderio di approfondire, nessuno spazio di riflessione, e spesso neppure una minima possibilità di distinguere la realtà dalle varie manipolazioni. Assurdo che l’oceano di bit che ci sommerge in ogni istante abbia portato, di fatto, ad avere sempre meno vere informazioni. Così, fra un social network e l’altro, ognuno starnazza la propria verità e nessuno sembra essere interessato a provare a capirci davvero qualcosa. -
Waterloo
Leggo che oggi ricorre il bicentenario della battaglia di Waterloo.
Non ho la voglia né la capacità di lanciarmi in improbabili riflessioni storiche, ma è una ricorrenza che, in qualche modo, mi affascina. Sarà che, sul piano umano e poetico, sono sempre molto più interessanti le grandi sconfitte piuttosto che le celebrazioni dei trionfi.
Pensando a quando la disfatta di Napoleone sia penetrata nell’immaginario popolare, mi torna in mente Fabrizio Coppola, che ha intitolato proprio “Waterloo” un suo album, oppure i Valentina Dorme, che in tempi molto recenti ne hanno fatto la metafora di un amore in decadenza, ma soprattutto il professor Roberto Vecchioni che, in una sua canzone semidimenticata, è riuscito a condensare una carica enorme di malinconia raccontando la storia immaginaria del ritorno di un reduce: “amica mia, stasera niente poesia…” -
aggiornamento date: Firenze
La mia voglia di immergermi nelle suggestioni di “Alice” è ancora molta, così farò anche un reading estivo all’aperto: sarà a Firenze, domenica 5 luglio, alle ore 18.00, nella splendida cornice di piazza Demidoff, nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2015.
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il nuovo album degli ZiDima
“Ma cosa vuoi che sia un uragano negli occhi?!”
E’ che a volte ho bisogno di tornare a respirare qualche atmosfera fumosa anni ’90, di sentire le chitarre stridere fino a sanguinare e di lasciarmi travolgere da un’intensità fuori controllo e da un po’ di sana rabbia. Così ultimamente mi capita spesso di ascoltare il nuovo album degli ZiDima, “Buona sopravvivenza”. -
senza più il mio tappeto nero…
“Mi mette una nostalgia enorme vedere questa casa così spoglia, senza più le mie cose, senza più il mio tappeto nero, senza più il mio strano albero di Natale, senza più le mie foto appese alle pareti e le mie mensole con i libri e i cd.” (da “Alice”)
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“Zita” di Enrico Bosio
Conosco da parecchio tempo Enrico Bosio come cantante degli En Roco, ma non sapevo che un anno fa avesse anche esordito come scrittore.
In questi giorni ho letto il suo “Zita”: un romanzo brillante che fa respirare un’atmosfera volutamente surreale e che sembra ambientato in un mondo a cavallo fra la realtà e la fiaba, un po’ come i racconti di “Big Fish” di Tim Burton, pieno di personaggi sopra le righe a partire dall’eccentrica protagonista. Un libro che scorre leggero e piacevole, ottimo per accompagnare le serate di quest’ultima fetta di primavera.