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Giovanna Astori e “Schegge di vetro”
Giovanna Astori, sulla sua pagina, parla del suo “Storie dentro storie” ma anche del nostro “Schegge di vetro”.
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“Storie dentro storie” di Giovanna Astori
Quanti fossero rimasti incuriositi dal personaggio di Victor, protagonista del racconto di Giovanna Astori, qui possono provare ad approfondire la sua storia cercando di vincere una copia di “Storie dentro storie” di Giovanna Astori (anche se in realtà, per andare sul sicuro, è possibile anche andare a cercare il romanzo direttamente in libreria… merita!)
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recensione su RecensioniLibri.org
“Un chitarrista bloccato dagli amori sofferti e mai raggiunti, un chitarrista assalito da stati d’animo fragili e ricordi dirompenti che trapelano nei versi delle sue canzoni“: così il portale RecensioniLibri.org ha voluto definire il protagonista di “Suonando pezzi di vetro” in una recensione più che lusinghiera in cui si parla addirittura di pagine che “acquistano un sapore dirompente e originale che supera i confini della mera prosa“.
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scarica gratis “Schegge di vetro”
Neverlab Libri presenta “Schegge di vetro”: una mini-raccolta di racconti offerta in formato elettronico in download gratuito, all’interno della quale sei autori provenienti da percorsi molto diversi fra loro (Vincenzo Di Pietro, Giovanna Astori, Cristian Villa, Luca Barachetti, Letizia Merello, Paola Benedetti) provano a dare vita ad alcuni dei personaggi di “Suonando pezzi di vetro” immaginandone la vita al di fuori del romanzo e trasformandola in una piccola opera a sé stante.
Un progetto che non è dunque una semplice raccolta di spin-off e non ha nessun intento celebrativo: è semplicemente un esperimento umano e letterario all’interno del quale alcuni frammenti del romanzo diventano il punto da cui altri autori hanno liberamente scelto di far partire altre storie, immaginate e interpretate secondo il proprio stile e la propria sensibilità. -
Tamburlan(d)o
In genere non amo raccontare troppo a caldo ciò che mi succede: ho imparato che spesso è meglio aspettare qualche giorno per assimilare meglio le sensazioni ed evitare qualche banalità di rito. La vera forza della serata a Solza è stata però proprio l’enorme spontaneità, per cui questa volta va bene così.
Il Tamburlano è decisamente il posto che mancava, da queste parti: ambiente accogliente, atmosfera familiare e distesa, personaggi caratteristici, tanta voglia di fare e gestione fuori dagli schemi. Bello davvero. E’ stato un piacere enorme aver avuto la possibilità di contribuire proprio al week-end inaugurale ed è fin troppo facile prevedere che quel posto diventerà nei prossimi mesi un punto di ritrovo fisso.
La serata di ieri è stata intrisa proprio di quell’atmosfera: divertente, informale ma tremendamente poetica, con la musica delicatissima di Àlia, l’emozione palpabile di Cristian Villa, la malinconia penetrante della mia “neo sorella di drink” Letizia Merello e la genialità sempre sorprendente di Luca Barachetti. E il mio semi-inedito “George Gray” letto in apertura per scoprire fin dall’inizio i (miei) nervi più profondi. Bello.
Ormai i primi veli a “Schegge di vetro” sono stati tolti. Ancora una manciata di ore poi tutti potranno scaricarlo gratuitamente e farlo proprio. -
“schegge di vetro”, il reading-concerto
L’idea è partita qualche mese fa dai ragazzi di Neverlab: contattare alcuni scrittori provenienti da percorsi diversi fra loro e chiedergli di dare vita, secondo il proprio stile e la propria sensibilità, ad alcuni dei personaggi di “Suonando pezzi di vetro”, immaginandone la storia e la vita fuori dal romanzo e trasformandola in un racconto a sé stante.
Il risultato è una mini raccolta intitolata “Schegge di vetro” che la stessa Neverlab renderà disponibile a partire dall’inizio della prossima settimana, in formato elettronico, in download gratuito dal proprio sito. Ed è un lavoro davvero bello e significativo che coinvolgerà autori che stimo parecchio, ognuno dei quali ha voluto lasciare una traccia profonda. Nei prossimi giorni vedrò di parlarne in modo più approfondito.
Qualcuno ha però poi pensato che, una volta infranto il vetro, prima di renderne disponibili i cocci, era giusto anche provare a ricomporre i pezzi in modo diverso, dando al tutto una dimensione ancora più viva. Così, sabato 2 marzo, alle 21.30, al neonato circolo Tamburlano di Solza (BG), si metterà in scena un reading-concerto a più voci e più anime che vedrà impegnati sul palco, oltre a tre dei sei autori che hanno contribuito a “Schegge di vetro”, anche me e la musica di Àlia, cantautore delicato fresco fresco d’esordio.
Questo il comunicato ufficiale che cerca di spiegare lo spirito dell’iniziativa:Una storia, come un vetro colpito da un pugno, si frantuma in sei diverse schegge all’interno di ognuna delle quali un personaggio della storia originaria prende vita e se ne va per la propria strada. Per cercare di rimettere insieme i pezzi, gli autori di tre di queste schegge si ritrovano su un palco, invitando anche l’autore della storia originaria e un musicista che condisca il tutto con le proprie canzoni. Questa è l’essenza dei fatti.
Sabato 2 marzo, alle 21.30, Luca Barachetti, Letizia Merello e Cristian Villa saranno sul palco del neonato Circolo Tamburlano di Solza (BG) per presentare con un reading a più voci “Schegge di vetro”, la mini raccolta di racconti che danno nuova vita -come una serie di spin off- ad alcuni personaggi di “Suonando pezzi di vetro” che Neverlab offrirà in download gratuito sul proprio sito a partire dal 4 marzo (e che, oltre ai tre citati, conterrà anche racconti di Giovanna Astori, Paola Benedetti e Vincenzo Di Pietro). Insieme a loro, in una serata in cui musica e letteratura si fonderanno a meraviglia, ci saranno anche Roberto Bonfanti, autore di “Suonando pezzi di vetro”, e Àlia, musicista il cui EP d’esordio, “Ària”, è in uscita proprio in questi giorni.
Una festa quadrupla, insomma.
Si celebra l’uscita di “Schegge di vetro”.
Si festeggia la nascita del Circolo Sociale Tamburlano.
Si scoprono le canzoni di “Ària”.
Si riscopre un pezzetto di “Suonando pezzi di vetro” -
a San Vittore con Niccolò Agliardi
Domani mattina avrò il piacere di accompagnare Niccolò Agliardi e i suoi musicisti a far visita ai miei ragazzi di San Vittore.
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…tranne noi.
“[…] Proprio rovistando in uno di quei cassetti, in mezzo a foto sbiadite, vecchi biglietti di concerti, una confezione scaduta di profilattici e cianfrusaglie varie, ho trovato anche un cd piratato dalla copertina incrinata: era il primo album solista di Filippo Gatti Official, “Tutto sta per cambiare”. Non so perché lo avessi lasciato in quel cassetto invece di riporlo sulle mensole insieme agli altri dischi -forse semplicemente perché ho sempre avuto una certa insofferenza verso i cd pirata e quel disco l’avevo comprato originale già pochi giorni dopo aver ricevuto quella copia- però mi ha letteralmente folgorato il fatto che, sotto al titolo scritto con un pennarello azzurro pallido sulla carta a righe infilata nella plastica trasparente della custodia, la persona che mi aveva donato quella copia aveva aggiunto una frase fra parentesi: “tranne noi”.
“Tutto sta per cambiare (tranne noi)”: rileggendo quella scritta dopo tanto tempo non ho potuto fare a meno di sorridere con una sorta di tenerezza agrodolce. Forse per un attimo mi sono sforzato di convincermi che non potesse esserci al mondo nulla di più sbagliato di quella frase. O forse invece ho avuto all’istante l’impressione nettissima e assolutamente spiazzante che niente avrebbe potuto fotografare in modo più preciso, lucido e sincero ciò che sentivo scorrere nelle mie vene in quei giorni e tutte quelle sensazioni che, da almeno qualche mese, proprio non riuscivo a mettere a fuoco e tentavo ostinatamente di negare.”
(da Suonando pezzi di vetro) -
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i Verbal in dowlnoad
E’ uscito, in download da Rockit, “Tabula”, il nuovo singolo dei Verbal con la voce del prode Luca Barachetti. Un gran bel viaggio sonoro.
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giochicchiando con word cloud
Lo ammetto: con le nuove tecnologie non ho un buon rapporto. Però in qualche modo bisogna pur arrangiarsi, così, per curiosità, ho provato a giochicchiare con un generatore di word cloud, creandone uno per “Suonando pezzi di vetro”.
Il risultato è questo.Ha un qualche significato questa cosa? Sinceramente non ne ho idea. Suppongo di no. Ma, nel caso, accetto smentite.
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leggendo George Gray
Ci sono due cose che mi sono sempre piaciute del fare reading: avere la possibilità di poter riassaporare, mettendole in scena con le mie letture, alcune emozioni importanti e, al tempo stesso, ridare continuamente nuova vita alle mie parole, riscoprendo spesso significati e sfumature diverse a seconda dei momenti. Tutto questo è un lusso non da poco, credo.
Gli spettacoli dello scorso week-end sono stati probabilmente i miei migliori di sempre. Soprattutto quello di domenica al Pintupi. Ho ritrovato sensazioni che mi mancavano da un po’. Ed è stato emozionante lasciarsi alle spalle alcune paranoie inutili che avevano accompagnato la prima parte della promozione dell’ultimo romanzo per tornare a lanciare il mio aeroplanino di carta, farmi cullare dalla malinconia di attimi che continuano ad avere un’importanza enorme e lasciarmi accompagnare da foto che per me hanno un significato particolare. Così come è stato divertente condividere, con la massima spensieratezza, il palco con Torria del Verbal, che ha improvvisato in modo magnifico sull’onda delle mie letture durante il reading a Milano, e con i Pocket Chestnut, compagni dell’avventura al Pintupi. Credo di avere ritrovato uno spirito e una genuinità che spesso negli ultimi mesi mi era mancata.
Ci sarebbe anche un ringraziamento particolare da fare, per questo. Ma preferisco farlo in privato. -
recensione su La Provincia di Lecco
Il quotidiano “La provincia di Lecco” ha preso spunto dal reading del 27 gennaio all’Arci Pintupi di Verderio Inferiore (LC) per pubblicare una bella recensione di “Suonando pezzi di vetro”.
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sabato a Milano
Sabato (26 gennaio) a Milano avrò il piacere di aprire, in orario aperitivo, la Neverlab Night. Dopo di me Musteri Hinna Föllnu Steina e i Verbal.
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specialmente in gennaio
Un tempo mi veniva naturale sfruttare queste pagine per raccontare il mio personale modo di vivere ciò che mi accade attorno. Ultimamente invece mi rendo conto di avere pubblicato solo una serie di eventi e articoli. Sarà che ogni tanto c’è bisogno di un pochino di silenzio, o forse semplicemente di assimilare meglio le cose prima di poterle raccontare.
I prossimi giorni saranno comunque parecchio intensi, con due reading uno di seguito all’altro:Sabato (26 gennaio) sarò a Milano, allo Spazio Concept (via Vincenzo Forcella, 7), per aprire, in orario aperitivo, la Neverlab Night: un evento gratuito organizzato per celebrare la concomitanza del secondo compleanno di Neverlab con quello dello spazio che ci ospiterà. Il reading inizierà alle 19:00 e dopo di me, nel corso della serata, si susseguiranno sul palco l’ex Hogwash Enrico Ruggeri con l’affascinante progetto sperimentale “Musteri Hinna Föllnu Steina” e i Verbal.
Domenica (27 gennaio) sarò invece al circolo Arci Pintupi di Verderio Inferiore (LC – via A. Moro, 29 c\o campo sportivo) per una sorta di aperitivo-concerto-reading in cui le mie parole si alterneranno alle canzoni dei Pocket Chestnut. quartetto lombardo che propone un folk dalle tinte psichedeliche davvero piacevole e interessante. L’ingresso sarà gratuito con tessera Arci e anche in questo caso si inizierà verso le 19:00.
Ovviamente non ho idea di cosa racconterò e quali brani leggerò in queste due occasioni, però sono quasi certo che tornerò a portare con me sul palco qualche aeroplanino di carta che avevo accantonato durante le prime date di presentazione di “Suonando pezzi di vetro”.
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domani a San Vittore
Che giorno è lo so bene. Sull’anno invece mi piace avere ancora qualche dubbio.
In ogni domani mattina, su richiesta dei miei ragazzi di San Vittore, porterò in carcere le canzoni di Lucio Battisti. -
…ho cercato di estraniarmi da tutto
“[…] ho cercato di estraniarmi nuovamente da tutto perdendomi a fissare la locandina di un vecchio concerto di Cesare Basile proprio sulla parete di fronte a me. Ero quasi certo di esserci anche stato, a quel concerto, anche se non riuscivo a ricordare di preciso con chi ero né a mettere a fuoco i dettagli della serata. Però, pensandoci, ricordavo bene i brividi che mi erano corsi lungo la schiena mentre lui sul palco lasciava esplodere, inaspettato, il ritornello di “Bevi, stai su”: “Niente sarà come i fiori che volevi darle e che non ha avuto mai.” E ricordavo, per chissà quale motivo, la prima boccata d’aria fresca, uscendo dall’apnea asfissiante del locale senza riuscire a vedere le stelle fra i tetti dei palazzi e le luci dei lampioni. E ricordavo la nostalgia profonda di quelle stelle che avevo provato in quell’istante.”
(da Suonando pezzi di vetro)