Categoria: diario

  • il ritorno dei Nuju

    Era l’inizio del 2010 quando i Nuju mi chiesero di scrivere un racconto che accompagnasse, insieme ai lavori di altri scrittori, la pubblicazione del loro album d’esordio. Nacque così “Filo alto”, un racconto a cui resto molto affezionato e che, una volta chiusa quell’esperienza, ebbe modo di imboccare anche altri percorsi.
    Un paio di settimane fa è uscito “Pirati e pagliacci”, un nuovo disco con cui i Nuju tirano le somme di tutto ciò che hanno fato in questi ultimi anni e che si traduce in un bel mix di folk-rock, calore mediterraneo, storie da ascoltare e melodie trascinanti.
    Non posso che augurare ancora una volta buon viaggio a loro!

  • inizio 2017

    L’iniziativa di Edizioni del Faro di rilanciare l’ebook di “Alice” in forma gratuita mi ha regalato un periodo natalizio arricchito da qualche piacevole incursione nelle parti alte delle classifiche di Amazon, il che, anche per chi come me non si interessa mai ai numeri, non può che far piacere nel momento in cui significa che un buon numero di persone sta avendo modo di immergersi nella mia storia e di conoscerne i protagonisti.
    In questi giorni, sempre grazie al lavoro dell’ufficio stampa Divinazione, sarà possibile ancora ascoltarmi parlare di “Alice” e di “Ogni sorso un ricordo” in qualche breve intervista telefonica: fra le altre cose, domani (9 gennaio) alle 16.40 sarò in diretta su Primaradio e il 18 gennaio alle 21.40 su Kritall Radio.
    Così, archiviate le feste con il relativo doveroso periodo di stacco da tutto, iniziamo a scoprire dove vorrà portarci questo 2017 iniziato con un freddo pungente che sembra volerti arrivare fin dentro le ossa.

    inizio 2017
  • fine 2016

    Non sono mai stato bravo a fare i bilanci, ma so che di questo 2016 mi porterò dietro una manciata di bei ricordi e la soddisfazione di avere aggiunto al mio percorso alcuni tasselli preziosi di cui non posso che essere orgoglioso. Credo che, per quanto mi riguarda, quello che sta per concludersi sia stato un buon anno, col solo difetto di essere scivolato via troppo in fretta.
    Dal 2017, a parte una cosetta già in cantiere per le prossime settimane, non ho proprio idea di cosa aspettarmi ma, tutto sommato, dopo due anni pieni di progetti importanti, è anche piacevole ripartire senza attese e senza programmi a lungo termine e lasciarsi un po’ trasportare dalla corrente.
    Che sia per tutti un anno sereno! O, come cantava il saggio Lindo, “buon anno, ragazzi e ragazze. Buon anno”.

    fine 2016
  • “Non canto”

    La scorsa settimana, a Milano, ho chiuso il mio spettacolo reinterpretando a mio modo le parole di questa canzone degli Estra. È stata una scelta molto istintiva, forse anche per rendere omaggio al contesto di Rock Targato Italia e a un bel pezzo della mia gioventù.
    Nonostante gli anni passati e il mondo che, per mille ragioni, non gli ha mai riconosciuto quanto avrebbero meritato, continuo a pensare che loro siano stati una delle espressioni più forti e poetiche che abbiano mai attraversato questo Paese.

  • l’ebook di “Alice” gratis ovunque

    Da oggi la versione ebook del mio “Alice” è disponibile assolutamente gratis in tutti i formati in tutti i negozi digitali.
    Mi sembra un bel modo, promosso da Edizioni del Faro e supportato dall’ufficio stampa Divinazione, per liberare la tanta vita imprigionata fra le pagine del libro e permettere a chiunque di scoprirla e respirarla.
    Dunque, cercatelo nel vostro digital store preferito, scaricatelo, leggetelo e condividetelo. E, se potete, cercate di volere un pochino bene ai miei due piccoli stupidi.

    l’ebook di “Alice” gratis ovunque
  • compilation “Rock Targato Italia 23”

    E’ uscita la compilation “Rock Targato Italia 23“.
    Potete trovarla su tutte le piattaforme di streaming e tutti i negozi di musica digitale prodotta dall’etichetta Terzo Millennio\Divinazione..
    Contiene 19 brani fra cui la mia “Speriamo che nevichi“.
    Orgogliosissimo di farne parte!

    compilation “Rock Targato Italia 23”
  • (non) è una pura coincidenza

    Quando avevo una quindicina d’anni, nel pieno degli anni ’90, Rock Targato Italia era circondata ai miei occhi da una sorta di aura mitologica: molti degli artisti che amavo erano passati da lì, come partecipanti al concorso o come ospiti, oppure partecipavano regolarmente alle compilation celebrative delle diverse edizioni della manifestazione. Quelle compilation erano per me un punto fisso e ce ne sono un paio -fra cui ricordo soprattutto quella del 1997 con ospiti i C.S.I., gli Afterhours, i Timoria, i Negrita e tantissimi altri- che credo di avere praticamente consumato.
    Domani (16 dicembre) uscirà su tutte le piattaforme di musica digitale la nuova compilation e questa volta, fra gli artisti ospiti, ci sarò anche io con uno dei brani simbolo del mio percorso e del progetto musicale a cui ho potuto dare vita grazie alla collaborazione di Miky Marrocco: “Speriamo che nevichi”. Credo sia facile immaginare, pur con tutta la consapevolezza di quante cose siano cambiate in tutti questi anni, quanto questo fatto possa significare per me.
    Martedì, al Legend Club di Milano, è stato bello celebrare questo lieto evento tornando sul palco a perdermi fra le mie storie. Per l’occasione mi sono concesso anche di chiudere lo spettacolo provando a reinterpretare a mio modo le parole di un brano degli Estra, una band che credo mi abbia segnato parecchio e che proprio sul palco di Rock Targato Italia, più di vent’anni fa, muoveva i suoi primi passi. Mi sembrava un bel modo per chiudere un altro cerchio all’interno di un evento che di cerchi sembra chiuderne già diversi.

    (non) è una pura coincidenza
  • …tranne noi

    «Proprio rovistando in uno di quei cassetti, in mezzo a foto sbiadite, vecchi biglietti di concerti, una confezione scaduta di profilattici e cianfrusaglie varie, ho trovato anche un cd piratato dalla copertina incrinata: era il primo album solista di Filippo Gatti, “Tutto sta per cambiare”. Non so perché lo avessi lasciato in quel cassetto invece di riporlo sulle mensole insieme agli altri dischi -forse semplicemente perché ho sempre avuto una certa insofferenza verso i cd pirata e quel disco l’avevo comprato originale già pochi giorni dopo aver ricevuto quella copia- però mi ha letteralmente folgorato il fatto che, sotto al titolo scritto con un pennarello azzurro pallido sulla carta a righe infilata nella plastica trasparente della custodia, la persona che mi aveva donato quella copia aveva aggiunto una frase fra parentesi: “tranne noi”.»
    (da “Suonando pezzi di vetro“)

    …tranne noi
  • si vedrà domani

    Continuo a pensare che, come sostiene anche il mio amico Vincenzo Di Pietro, Roma sia una città in cui le cose accadono a una velocità cento volte superiore rispetto al resto d’Italia. Anche quest’anno le due giornate romane per Più Libri Più Liberi sono stati un bel turbinio di eventi, incontri inaspettati, piacevoli chiacchierate e chilometri percorsi a piedi per rimbalzare da un punto all’altro fra luoghi che ormai mi appaiono familiari e altri che è sempre interessante scoprire.
    Venerdì, a cavallo fra l’uscita della fiera e l’inizio della serata, ho avuto anche il piacere di imbattermi in uno splendido concerto di Filippo Gatti. Era una vita che non lo vedevo dal vivo ed è stato bello lasciarsi rapire da tanta delicatezza e rinciampare in una manciata di canzoni che non ascoltavo da tanto e che mi hanno riportato alla mente diversi ricordi.
    E’ vero: il caos di Roma, un paio di giorni all’anno, soprattutto a dicembre, resta una necessità.

    si vedrà domani
  • gli appuntamenti di dicembre

    Domani (9 dicembre) chi si trova a Roma può passare a salutarmi dalle 16.00 alle 18.00 allo stand di Edizioni del Faro alla fiera Più libri più liberi. Sarà una bella occasione per fare due chiacchiere in tutta tranquillità.
    Martedì (13 dicembre) invece, tornando il Lombardia, avrò il piacere di portare ancora una volta il mio teatro rock all’interno della serata organizzata da Rock Targato Italia al Legend Club Milano.

    gli appuntamenti di dicembre
  • tradizioni

    Non credo sia un segreto che mi è sempre piaciuto mettere nelle cose che faccio una qualche componente “riutale”: gesti che si ripetono a ogni mio spettacolo, oppure piccolissimi dettagli che magari possono avere un significato solo per me ma che credo sia bello portare avanti. Dopotutto una persona saggia disse che “servono i riti”.
    Da quando è iniziato il mio percorso da scrittore, anche il passaggio a Roma per “Più libri più liberi” è diventato una vera e propria tradizione, così Venerdì 9 dicembre, dalle 16.00 alle 18.00, sarò ancora una volta lì, ospite degli amici di Edizioni del Faro (stand B20 – Gruppo Editoriale Tangram), per un incontro informale con i lettori. Chi vuole può venire a trovarmi e a fare due chiacchiere.
    Questa prima metà di dicembre porterà poi con sé anche altri due lieti eventi: il 12 uscirà in tutti i negozi di musica digitale la nuova compilation di Rock Targato Italia che includerà, insieme a una manciata di altri brani di ogni genere con alcuni artisti davvero interessanti, anche la mia “Speriamo che nevichi”, e martedì 13 dicembre, come preannunciato, avrò il piacere di festeggiare questa partecipazione di cui sono davvero molto orgoglioso con un’esibizione sul palco del Legend Club di Milano all’interno della serata organizzata dalla stessa Rock Targato Italia.
    Aspettando che arrivi davvero la neve, credo sia un bel modo per avviarsi verso la conclusione di un anno importante e positivo.

    tradizioni
  • non facciamoci fregare

    In genere su certi temi non amo ripetermi. Oltretutto ho sempre pensato che la politica vada fatta, più che nella cabina elettorale, nella vita di tutti i giorni e nelle storie che si raccontano (incluse quelle che apparentemente di “politico” non hanno nulla), e ammetto anche di avere uno scarso senso delle istituzioni e di non essere di certo uno che si mette a disquisire della sacralità della “Costituzione più bella del mondo” o cose simili.
    Questa volta però è diverso. Questa volta non si sta discutendo solo di modificare la Costituzione con una riforma pasticciata scritta non certo nell’interesse di noi cittadini. Questa volta abbiamo fra le mani l’occasione per urlare a gran voce che la deriva che ha imboccato il mondo, con i signorotti della finanza a dettare ai governi le leggi (e le costituzioni, come in questo caso) e noi cittadini ridotti a pedine sacrificabili, non ci piace. Questa volta ci giochiamo un’occasione importante per tornare a far sentire la nostra voce e reclamare il diritto di essere noi a decidere il nostro futuro. Questa volta abbiamo l’occasione di ricordare a chi continua a parlare di “governabilità” che “governare” è cosa diversa dal comandare tentando di azzerare le voci contrarie e che le minoranze e le voci fuori dal coro, per il nostro Paese, sono sempre state una risorsa e non un problema. Questa volta abbiamo l’occasione per dire che non vogliamo leggi fatte “più in fretta” seguendo i dettami di qualche élite ma leggi giuste fatte nel solo interesse di noi cittadini.
    Non facciamoci fregare dalla propaganda, dal fatalismo o dalla disillusione: non è vero che “se voti no non cambia nulla”. Anzi, è l’esatto contrario: votare sì significa accettare che le cose continuino con ancora più forza lungo la triste e pericolosa direzione imboccata negli ultimi anni, mentre votare NO significa provare almeno a dare un segnale forte del nostro desiderio di invertire la rotta e riaffermare la nostra dignità di uomini e di cittadini liberi.

    non facciamoci fregare
  • la lista delle buone intenzioni

    “…gli schiaffi che ti meriti anche tu che sposti la vita sempre su un piano troppo alto”.
    Sto ascoltando “La lista delle buone intenzioni”, il nuovo singolo di Alia. Trovo che sia un piccolo gioiello di introspezione e delicatezza.

  • antologia “Amici di Marzia Carocci”

    Quando Marzia Carocci, l’estate scorsa, mi ha invitato a partecipare alla sua nuova antologia mi sono reso conto che non avevo nel cassetto nulla di nuovo che mi sembrasse pronto a vedere la luce però, sia per gli intenti benefici del progetto sia soprattutto per il fatto che Marzia è un vulcano di entusiasmo e ha sempre una parola buona per tutti, mi sarebbe dispiaciuto rifiutare il suo invito così, mentre frugavo fra i miei appunti, mi sono tornate in mente le poesiole che avevo inserito in coda a “Tutto passa invano”, il mio primissimo libro ormai non più disponibile, e ho pensato che questa poteva essere l’occasione per dare una nuova vita a un paio di quegli esperimenti.
    Così ho scelto prima di tutto a “La stessa poesia” perché, per un eccesso di pudore di cui mi sono sempre pentito, nella versione pubblicata nove anni fa ne avevo modificato un verso e mi sembrava dunque giusto ripresentarla così come doveva essere fin dall’inizio, e ho deciso di affiancarle “Lego” perché all’epoca la reputavo poco più di un riempitivo mentre rileggendola ora trovo abbia un ermetismo affascinante da riscoprire.
    L’antologia, oltre alle mie due poesie, raccoglie il lavoro di un sacco di altri artisti di ogni genere ed è pubblicata da Tracce Per La Meta, che devolverà l’intero incasso all’onlus “La nostra comunità”.

    Ovviamente non posso non spendere anche due parole sulla giornata di domenica a Firenze, sempre organizzata da Marzia Carocci: come preannunciato, è stata una vera e propria maratona artistica, con quasi sei ore di esibizioni in rapidissima successione, ma è stata soprattutto una festa in cui incontrare vecchi e nuovi amici, scoprire cose nuove e respirare un clima di grande entusiasmo e voglia di condivisione. Faticosa senza dubbio, ma ne è valsa la pena, anche per non smettere di mischiare le carte e tornare a far respirare ad “Alice” l’aria di Firenze, che sembra essere una città che le vuole sempre bene.

    antologia “Amici di Marzia Carocci”
  • “Speriamo che nevichi” in tre shottini

    Il magazine The Parallel Vision – Arte, Musica e Cultura ha segnalato “Speriamo che nevichi” all’interno della rubrica #TreShottini.
    Direi che non poteva esserci rubrica più appropriata. Un brindisi.

    [leggi l’articolo]

  • domenica a Firenze

    Domenica (27 novembre), al Circolo Vie Nuove​ di Firenze, l’incontro organizzato da Marzia Carocci​ sarà una vera e propria maratona artistica. Si inizierà alle 15.00 e, fino all’ora di cena, si susseguiranno senza sosta quasi un centinaio di interventi di ogni tipo, fra momenti musicali, brevi monologhi, presentazione di quadri e letture di poesie. Io porterò un pezzetto di “Alice”.
    Per l’occasione verrà presentata anche un’antologia, che conterrà fra le altre cose anche due mie poesiole (“Lego” e “La stessa poesia”), il cui ricavato andrà alla Onlus “La Nostra Comunità”​ che da anni si occupa di assistenza a persone disabili.

    domenica a Firenze
  • compilation Rock Targato Italia 2016

    Sono giorni in cui le novità si susseguono.
    I ragazzi di Rock Targato Italia hanno annunciato ufficialmente che la mia “Speriamo che nevichi” farà parte della nuova edizione della loro storica compilation, in uscita su tutte le piattaforme di musica digitale entro metà dicembre. Inutile dire che è una cosa di cui sono davvero molto felice.
    Anche per festeggiare questa bella pubblicazione, il 13 dicembre sarò sul palco del Legend Club di Milano, ospite della serata organizzata dalla stessa Rock Targato Italia.

    compilation Rock Targato Italia 2016
  • la Popolarissima di Rockit

    C’è anche “Ogni sorso un ricordo” fra gli album che si possono votare come proprio disco dell’anno nel sondaggio “La Popolarissima 2016” di Rockit.
    I sondaggi sono ovviamente sempre solo un gioco, ma magari può diventare l’occasione, per chi non l’ha ancora fatto, per dare un ascolto al lavoro mio e di Miky Marrocco. Lo trovate in ascolto anche direttamente su Rockit, oltre che su tutte le piattaforme di streaming e in download su questo sito.

    la Popolarissima di Rockit
  • uscendo vivo dagli anni ’80

    Da bambino il mio primo computer fu un Commodore 64. E’ strano come avessi quasi rimosso dalla memoria i tantissimi pomeriggi passati su quella tastiera beige che mi ha accompagnato davvero per diversi anni, eppure sabato, al Retro Evento al Centro Commerciale Vulcano, è stato divertente rimettere le mani su quei reperti e soprattutto è stato parecchio buffo vedere diversi ragazzi della mia generazione fermarsi con la famiglia per far vedere ai propri figli “il computer con cui è cresciuto papà”. Così, fra un ricordo di gioventù e l’altro, ho avuto modo anche di portare “Alice” a respirare un’aria completamente diversa dal solito e confondersi nel caos straniante di un enorme centro commerciale.
    Il prossimo appuntamento sarà domenica (27 novembre) al Circolo Vie Nuove di Firenze per una breve esibizione nel densissimo pomeriggio artistico organizzato da Marzia Carocci all’interno del quale verrà presentata anche un’antologia contenente anche due mie poesie. Nei prossimi giorni avrò modo di parlare più dettagliatamente di queste cose e di annunciare anche qualche altra bella novità.

    p.s.: se fra i miei lettori c’è qualche appassionato di informatica vintage o videogiochi anni ’80 e ’90, può dare un’occhiata al gruppo La BaYa.

    uscendo vivo dagli anni ’80

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