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gli ascolti di novembre 2019
Servono tanto coraggio e un pizzico di follia, per mantenere coerentemente una propria integrità artistica in questi anni in cui l’informazione, anche in ambito musicale, sembra essere fagocitata solo dal gossip e dalla ricerca del click facile. Eppure, per fortuna, gli artisti che scelgono di proseguire a testa bassa lungo il proprio cammino senza badare alle mode e ai numeri continuano a esserci e a sfornare lavori interessantissimi. In queto mese di novembre, con la mia rubrica dedicata agli ascolti del mese sul sito di Rock Targato Italia ho voluto parlare di quattro di loro: Mauro Pelosi, Cesare Basile, Ettore Giuradei e Pieralberto Valli.
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occhio agli zuccherini
Ce lo saremmo mai immaginato, noi che abbiamo visto il web esplodere e diventare un mezzo di comunicazione così importante, che alle soglie del 2020 avremmo dovuto preoccuparci seriamente della libertà d’espressione su internet?
Eppure la questione è parecchio delicata e lo diventa sempre di più, soprattutto considerando che la neo eletta commissione europea, dopo la tremenda normativa approvata qualche mese fa con la scusa puramente di facciata della tutela del copyright (che necessiterà ancora di tempo per entrare in vigore ma che difficilmente farà passi indietro), ha già promesso misure sempre più restrittive in merito. Non a caso tutte le piattaforme social stanno già iniziando ad adeguarsi preventivamente e stringere sempre di più le maglie dei loro algoritmi.
Non ci si può nascondere dietro a un dito: i social hanno parecchi aspetti oscuri e hanno fatto molte volte da megafono alla mediocrità umana, ma ancora più spesso sono stati una risorsa preziosa per fare emergere verità importanti e scoprire sprazzi di bellezza a dispetto dell’infima qualità dell’informazione proposta dai media “ufficiali”. Purtroppo però è evidente che, da qualche mese a questa parte, le spinte politiche stanno portando i gestori a regolamentazioni e censure sempre più orientate verso un totale appiatttimento e vuoto ideologico, e la cosa dovrebbe preoccuparci non poco. Viviamo anni molto complessi: occorre tenere sempre gli occhi bene aperti e, per quanto banale possa essere dirlo, non fidarsi mai delle apparenze. “Occhio agli zuccherini“, diceva il saggio. -
a proposito di “Supersuono”
Supersuono è un personaggio che gira fra i miei appunti da anni. Era già comparso di sfuggita ne “L’uomo a pedali”, ma la sua presenza faceva solo da sfondo a un momento transitorio, per cui da tempo reclamava uno spazio tutto suo in un racconto e mi sembrava giusto darglielo proprio nell’anno del decennale di quel romanzo.
Ha uno sguardo sul mondo disilluso ma al tempo stesso giocoso che gli invidio, e forse anche per questo l’ho spesso sfruttato nei miei spettacoli come una sorta di jolly. Quando c’era una scaletta da riequilibrare oppure qualche storia da sostitutire perché, per qualsiasi ragione, all’ultimo momento non mi andava più di raccontarla, “Supersuono” è stato in diverse occasioni la carta giusta da ripescare, sempre improvvisando e senza mai dargli una forma definitiva.
Ora una forma più o meno definitiva la ha e tutti possono leggerla fra le mie “Storie Contromano”. -
scarica gratis “Supersuono”
Da oggi è possibile leggere e scaricare gratis un mio racconto intitolato “Supersuono“. Parla di un personaggio bizzarro a cui sono piuttosto affezionato. Forse un vagabondo o forse qualcos’altro. Di certo un individuo che prova, in modo genuinamente inconsapevole, a insinuare una piccola goccia di poesia nel muro di un mondo completamente ripiegato su sé stesso.
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The Niro, Jeff Buckley e De Andé
Nel gennaio del 2005 mi trovai a organizzare una serata tributo a Fabrizio De André al Pow Wow, un locale di Milano che non esiste più ormai da parecchio tempo. Fu un evento molto sentito che coinvolse diversi musicisti ma anche pittori, attori e scultori.
Qualche mese prima, al MEI, mi imbattei in un giovane romano di nome The Niro che mi fece avere il suo demo e mi ricontattò poi per partecipare all’evento. Ricordo che inizialmente cercai di frenarlo spiegandogli che aveva poco senso venire gratis da Roma a Milano per suonare due cover, ma alla fine mi lasciai convincere dal suo entusiasmo e dal fatto che era davvero bravo. Venne in treno con la chitarra in spalla e, se non ricordo male, lo feci suonare a inizio serata.
Qualche giorno fa è uscito un album intitolato “The complete Jeff Buckley & Gary Lucas songbook“. È un progetto con cui Gary Lucas, storico collaboratore di Jeff Buckley, dà nuova vita alle canzoni scritte a suo tempo con Jeff, fra cui cinque inediti. Alla voce c’è The Niro, che nel frattempo ha ovviamente fatto anche un sacco di cose importanti.
Mi fa piacere che ogni tanto la passione sincera possa portare a risultati importanti e far volare anche dall’altra parte dell’oceano. -
Frank Vandenbroucke
Il 12 ottobre di dieci anni fa moriva Frank Vandenbroucke, forse il più grande talento incompiuto del ciclismo moderno. Ricordo che un paio di settimane dopo la sua scomparsa avevo una presentazione de “L’uomo a pedali” in un circolo in Brianza e ho praticamente parlato solo di lui anziché del mio romanzo. Mi sembrava ci fossero delle somiglianze, fra lui e il protagonista del libro. E probabilmente, in qualche modo, c’erano davvero.
Di Vandenbroucke mi piace ricordare soprattutto il famoso aneddoto sul fatto che, durante uno dei suoi tanti periodi di inattività per problematiche varie, pur di non stare lontano dalla bicicletta partecipava sotto falso nome alle gare dei cicloamatori di provincia, dileguandosi dal percorso poche centinaia di metri prima del traguardo per non togliere agli altri la gioia di una vittoria che per lui sarebbe stata troppo facile. Dopotutto “vincere o perdere è solo un dettaglio assolutamente insignificante”, diceva il protagonista del mio romanzo. E per alcune persone davvero il mondo riesce a trovare una prospettiva sensata solo quando lo si guarda dalla sella di una bicicletta. -
i colori dell’autunno 2019
Ancora una volta, insieme ai ragazzi di Divinazione e Rock Targato Italia, abbiamo voluto celebrare il cambio di stagione con una playlist su Spotify: “I colori dell’autunno 2019”.
Abbiamo pescato a piene mani fra le uscite discografiche italiane più interessanti di questi ultimi mesi ma devo ammettere che, a livello personale, la cosa che mi fa più piacere è aprire questa serie di canzoni con il brano che segna il ritorno di un artista prezioso come Mauro Pelosi dopo ben 40 anni di silenzio.
In scaletta, oltre a Pelosi, abbiamo inserito canzoni di: Tv Lumière, Effenberg, Frigo, Ginevra Di Marco & Cristina Donà, Paola Russo, Andrea Cassese, Giancarlo Frigieri, Phomea, Gianluca Gill, Succi, I Rumori Di Via Silvio Pellico, Megàle, Levia, Levante, Andrea Cassetta, Il Terzo Istante e Daniele Brusaschetto.[clicca qui per leggere la presentazione]
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gli ascolti di ottobre 2019
A volte la rubrica mensile sugli ascolti consigliati rischia di farmi venire l’ansia del tempo che passa troppo in fretta: mi sembra di avere appena chiuso l’articolo del mese precedente e mi ritrovo già a dover pensare a quello nuovo.
In ogni caso, anche in questo ottobre torno a suggerire quattro dischi recenti sul sito di Rock Targato Italia. Questa volta parlo di Giovanni Succi, Daniele Brusaschetto, Andrea Cassetta ed Effenberg. -
aurora pro nobis a Milano
Gli eventi letterari, in genere, finiscono col nascere solo quando c’è un libro da presentare o qualcos’altro da vendere. Per questo mi ha subito affascinato l’idea di Massimiliano Morelli di organizzare lo spettacolo al Poma Fiori Caffè di Milano solo per il desiderio di fare una cosa bella e dare voce a una manciata di suoi versi inediti, senza nulla da vendere e niente da guadagnare.
È stata davvero una bella serata, con un’alchimia davvero riuscita fra le parole di Massimiliano, l’interpretazione di Claudio Gaj e la musica dei KwH. Mi ha fatto piacere esserci e portare il mio piccolo contributo. Morelli si conferma un artista autentico, capace di giocare con le parole ma anche di usarle per mettersi a nudo.@ foto di Stefano Palma
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un aperitivo con Massimiliano Morelli
L’amico poeta Massimiliano Morelli mi ha invitato ad affiancarlo in un aperitivo dedicato a musica e poesia: Sabato (5 ottobre), alle 18.30, al Poma Fiori Caffè di Milano (via Pestalozzi, 32), l’attore Claudio Gaj leggerà alcuni versi inediti dello stesso Morelli accompagnato dall’elettronica inquieta dei KwH. Massimiliano mi ha chiesto di intervenire per dire due parole introduttive e io, ovviamente, ho accettato più che volentieri. Il titolo dell’evento, in puro stile Morelli, sarà “Aurora Pro Nobis”.
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un brindisi a Piero Ciampi
Oggi Piero Ciampi avrebbe compiuto 85 anni.
Lo scorso autunno sono stato a trovarlo al cimitero di Livorno e, a quasi quarant’anni dalla scomparsa, credo che resti ancora oggi l’esempio più limpido possibile di autenticità artistica e assoluta fusione fra vita e poesia. La sua scrittura continua a trasmettere un’intensità unica ed era avanti di diversi decenni.
Un brindisi per lui oggi è doveroso. -
un pensiero sulle agenzie editoriali
Il mondo degli aspiranti scrittori vive da sempre una strana contraddizione: moltissimi sembrano considerare la così detta “editoria a pagamento” come un male assoluto ma, al tempo stesso, a quasi tutti sembra normale che la gran parte delle agenzie editoriali (ovvero quelle agenzie che dovrebbero rappresentare gli interessi dello scrittore e fargli avere contratti con editori di un certo livello) chiedano soldi agli scrittori stessi solo per valutare se gli può interessare lavorare con loro (della serie, per essere chiari: «se tu, caro scrittore, mi paghi 300 euro, io valuto se può interessarmi o meno lavorare con te»).
In genere non mi addentro nei noiosi discorsi sui meccanismi dell’editoria, ma questo malcostume mi è sempre suonato particolarmente bizzarro. Anche perchè sappiamo tutti che moltissime di queste agenzie finiscono col vivere dei soldi incassati dagli aspiranti scrittori che rifiutano più che delle esigue percentuali sui guardagni dei loro effettivi clienti.
So bene che la maggior parte delle agenzie giustificano questo meccanismo con la scusa della “scheda di valutazione”. Ed è giustissimo che, se una persona chiede a un professionista un consiglio sulla qualità del proprio lavoro, il professionista in questione si faccia pagare. Ma occorre dire con estrema chiarezza cosa si sta effettivamente vendendo: se stai offrendo un servizio editoriale è un conto mentre se stai facendo scouting è una faccenda completamente diversa. Mischiare le cose e affidarsi all’esca delle illusioni per vendere dei servizi editoriali è un truccheto quanto meno discutibile. Servirebbe un po’ di realismo da parte della categoria degli aspiranti scrittori per non continuare ad alimentare questi meccanismi .p.s.: nella foto c’è Micia, la mia gattina, quando era cucciola e sognava di fare la scrittrice. Ora è cresciuta e trova più interessante rincorrere le lucertole.
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parole e sostanza
A volte sono polemico, lo so. E giovedì, nel convegno al Legend, lo sono stato un pochino. Ma avrei potuto esserlo anche molto di più e credo sia stata una polemica costruttiva e sincera, per cui va bene così.
Di quest’edizione delle finali di Rock Targato Italia e dei diversi eventi correlati conserverò nel ricordo diverse cose belle: l’atmosfera più che mai serena e positiva respirata al tavolo della giuria; il sano incrollabile idealismo di Francesco Caprini; l’integrità di Giulio Casale; l’umiltà di Franz Di Cioccio e della PFM; la personalità di Piero Cassano; la comparsa a sopresa di Mario Luzzatto Fegiz; la lucidità critica e il talento degli RCCM (una band che davvero meriterebbe ben altra visibilità); la tenacia genuina di Mirko della Wallace Records; l’entusiasmo degli Hotel Monroe e probabilmente anche altro.
Fra gli artisti in concorso mi fa piacere segnalare la teatralità dirompente de Il Pesce Parla, l’inquietudine degli Educta Fais, il fascino pop dei Trerose, la grinta rock dei Revolution 0 e la follia di Riccardo Autore.
C’è sempre tanto di buono, nei sottoboschi culturali italiani. Occorre, come dicevo nell’intervento al convegno, spogliarsi delle sovrastruttire inutili e andare avanti a testa bassa continuando a concentrarsi sui contenuti. -
Rock Targato Italia 2019
Domani, al Legend Club di Milano, iniziano le finali nazionali della trentunesima edizione di Rock Targato Italia. Saranno tre serate (10, 11 e 12 settembre) piene di musica con tante cose nuove da scoprire. Anche quest’anno sarò fra i giurati e sono davvero curioso di sentire quali sorprese saprà riservare quest’edizione.
Giovedì pomeriggio, alle 15.00, avrò anche il piacere di portare il mio punto di vista al convegno ideato da Francesco Caprini sempre all’interno del contesto delle finali del concorso. Con me sul palco ci saranno Giordano Sangiorgi (presidente del MEI), Iaia De Capitani (manager della PFM), gli RCCM, Federico Montesanto (presidente Musica Indipendente Associata), Giulio Casale, Piero Cassano (ex Matia Bazar), Enrico Capuano (cantautore), Marco Mori (Audiocoop), Chirstian Perrotta (Promoter) e Marcondiro. Si parlerà del presente e del futuro della musica indipendente. Credo che sarà interessante. -
gli ascolti di settembre 2019
Settembre. È ancora estate ma, al tempo stesso, in qualche modo, non lo è già più.
Torno alla quotidianità con la tradizionale rubrica sul sito di Rock Targato Italia dedicata ai miei consigli musicali, e questa volta provo a lavare via la sabbia e la salsedine raccontando i nuovi album di quattro artisti emergenti dall’animo inquieto: Tv Lumière, Megàle, Frigo e Phomea. -
Claudio Lolli
Un anno fa ci lasciava Claudio Lolli. Proprio mentre tutti eravamo troppo presi dal sole e dalle spiagge per riuscire anche solo a intercettare la notizia o spenderci due parole. Ma forse, lui che è sempre stato il più schivo e sfuggente fra i grandi cantautori italiani, avrebbe comunque preferito così.
Dunque, invece di abbandonarsi a grandi discorsi, oggi è giusto immergersi fra i suoi dischi e perdersi nella sua poesia. -
gli ascolti di agosto 2019
Si fanno ancora, nel 2019, i falò di Ferragosto? Non lo so. Però, prima di abbandonarsi al clima vacanziero, non può mancare il tradizionale appuntamento con i miei consigli musicali sul sito di Rock Targato Italia. Questa volta parlo di Jena Lu, Ginevra Di Marco & Cristina Donà, Lettera 22 e L’equilibrio.
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targhe Rock Targato Italia 2019
Dal 10 al 12 settembre, al Legend Club di Milano, si terranno le finali nazionali della trentunesima edizione di Rock Targato Italia. Anche quest’anno avrò il piacere di sedere al tavolo della giuria ma la grande novità di quest’edizione è che, parallelamente al concorso tradizionale, insieme al resto dello staff abbiamo deciso di assegnare sei premi speciali ad altrettante realtà particolarmente importanti.
Come comunicato nei giorni scorsi dalla stessa Rock Targato Italia, i vincitori di questi premi sono:– miglior singolo: Giulio Casale per “Soltanto un video”
– miglior band: RCCM
– miglior etichetta: Wallace Records
– miglior tour: PFM per “PFM canta De André anniversary”
– miglior album: Francesco Di Giacomo per il disco postumo “La parte mancante”
– targa speciale “artisti italiani nel mondo”: Piero CassanoDal confronto fra teste e sensibilità diverse fra loro credo sia uscita una rosa di artisti premiati decisamente meritevole e per nulla scontata. L’appuntamento per le premiazioni è nel pomeriggio del 12 settembre al Legend di Milano.
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tramonto d’Africa
Nel luglio di 25 anni fa volgeva al termine, dopo 100 giorni di massacri, il genocidio in Ruanda. Una tragedia figlia del colonialismo europeo in Africa e consumato sotto gli occhi delle Nazioni Unite nella totale indifferenza del mondo occidentale.
La ricorrenza mi è balzata agli occhi assolutamente per caso, ieri sera, guardando un film. Purtroppo la cronaca più recente ci dimostra che, a distanza di un quarto di secolo, sembra non essere cambiato nulla nell’atteggiamento del mondo occidentale: ai politici di qualunque bandiera, alle organizzazioni umanitarie e ai mezzi d’informazione, ciò che accade nel continente africano interessa solo quando ci sono schiavi da sfruttare, risorse da depredare, interessi economici da salvaguardare, guerre da fomentare o situazioni politiche da strumentalizzare. Il colonialismo, di fatto, non è mai finito e forse continua ad assumere facce sempre più subdole e spietate. Di Africa, così come di Medio Oriente, si parla spesso ma i reali problemi del continente continuano a essere taciuti, ignorati e volutamente aggravati anche -e forse soprattutto- da chi recita poi sui media la parte del “buono”. -
resurrezioni digitali
“Ogni sorso un ricordo“, il progetto musicale che ho realizzato tempo fa grazie alla collaborazione con Miky Marrocco, è di nuovo disponibile su Spotify e su tutte le piattaforme di musica digitale.
L’album era uscito tre anni fa ma da qualche mese, per problemi della società che si occupava di distribuirlo, non era più reperibile. Ora è tornato grazie a un nuovo distributore ed è dunque nuovamente ascoltabile ovunque.
Risentendolo a distanza di tempo ne sono ancora molto orgoglioso. Miky ha fatto un gran lavoro sui suoni ed è riuscito in modo quasi magico a rendere musicale anche il mio teatro rock.