Categoria: diario

  • “schegge di vetro”, il reading-concerto

    L’idea è partita qualche mese fa dai ragazzi di Neverlab: contattare alcuni scrittori provenienti da percorsi diversi fra loro e chiedergli di dare vita, secondo il proprio stile e la propria sensibilità, ad alcuni dei personaggi di “Suonando pezzi di vetro”, immaginandone la storia e la vita fuori dal romanzo e trasformandola in un racconto a sé stante.
    Il risultato è una mini raccolta intitolata “Schegge di vetro” che la stessa Neverlab renderà disponibile a partire dall’inizio della prossima settimana, in formato elettronico, in download gratuito dal proprio sito. Ed è un lavoro davvero bello e significativo che coinvolgerà autori che stimo parecchio, ognuno dei quali ha voluto lasciare una traccia profonda. Nei prossimi giorni vedrò di parlarne in modo più approfondito.
    Qualcuno ha però poi pensato che, una volta infranto il vetro, prima di renderne disponibili i cocci, era giusto anche provare a ricomporre i pezzi in modo diverso, dando al tutto una dimensione ancora più viva. Così, sabato 2 marzo, alle 21.30, al neonato circolo Tamburlano di Solza (BG), si metterà in scena un reading-concerto a più voci e più anime che vedrà impegnati sul palco, oltre a tre dei sei autori che hanno contribuito a “Schegge di vetro”, anche me e la musica di Àlia, cantautore delicato fresco fresco d’esordio.
    Questo il comunicato ufficiale che cerca di spiegare lo spirito dell’iniziativa:

    Una storia, come un vetro colpito da un pugno, si frantuma in sei diverse schegge all’interno di ognuna delle quali un personaggio della storia originaria prende vita e se ne va per la propria strada. Per cercare di rimettere insieme i pezzi, gli autori di tre di queste schegge si ritrovano su un palco, invitando anche l’autore della storia originaria e un musicista che condisca il tutto con le proprie canzoni. Questa è l’essenza dei fatti.
    Sabato 2 marzo, alle 21.30, Luca Barachetti, Letizia Merello e Cristian Villa saranno sul palco del neonato Circolo Tamburlano di Solza (BG) per presentare con un reading a più voci “Schegge di vetro”, la mini raccolta di racconti che danno nuova vita -come una serie di spin off- ad alcuni personaggi di “Suonando pezzi di vetro” che Neverlab offrirà in download gratuito sul proprio sito a partire dal 4 marzo (e che, oltre ai tre citati, conterrà anche racconti di Giovanna Astori, Paola Benedetti e Vincenzo Di Pietro). Insieme a loro, in una serata in cui musica e letteratura si fonderanno a meraviglia, ci saranno anche Roberto Bonfanti, autore di “Suonando pezzi di vetro”, e Àlia, musicista il cui EP d’esordio, “Ària”, è in uscita proprio in questi giorni.
    Una festa quadrupla, insomma.
    Si celebra l’uscita di “Schegge di vetro”.
    Si festeggia la nascita del Circolo Sociale Tamburlano.
    Si scoprono le canzoni di “Ària”.
    Si riscopre un pezzetto di “Suonando pezzi di vetro”

    “schegge di vetro”, il reading-concerto
  • giochicchiando con word cloud

    Lo ammetto: con le nuove tecnologie non ho un buon rapporto. Però in qualche modo bisogna pur arrangiarsi, così, per curiosità, ho provato a giochicchiare con un generatore di word cloud, creandone uno per “Suonando pezzi di vetro”.
    Il risultato è questo.

    Ha un qualche significato questa cosa? Sinceramente non ne ho idea. Suppongo di no. Ma, nel caso, accetto smentite.

    giochicchiando con word cloud
  • leggendo George Gray

    Ci sono due cose che mi sono sempre piaciute del fare reading: avere la possibilità di poter riassaporare, mettendole in scena con le mie letture, alcune emozioni importanti e, al tempo stesso, ridare continuamente nuova vita alle mie parole, riscoprendo spesso significati e sfumature diverse a seconda dei momenti. Tutto questo è un lusso non da poco, credo.
    Gli spettacoli dello scorso week-end sono stati probabilmente i miei migliori di sempre. Soprattutto quello di domenica al Pintupi. Ho ritrovato sensazioni che mi mancavano da un po’. Ed è stato emozionante lasciarsi alle spalle alcune paranoie inutili che avevano accompagnato la prima parte della promozione dell’ultimo romanzo per tornare a lanciare il mio aeroplanino di carta, farmi cullare dalla malinconia di attimi che continuano ad avere un’importanza enorme e lasciarmi accompagnare da foto che per me hanno un significato particolare. Così come è stato divertente condividere, con la massima spensieratezza, il palco con Torria del Verbal, che ha improvvisato in modo magnifico sull’onda delle mie letture durante il reading a Milano, e con i Pocket Chestnut, compagni dell’avventura al Pintupi. Credo di avere ritrovato uno spirito e una genuinità che spesso negli ultimi mesi mi era mancata.
     Ci sarebbe anche un ringraziamento particolare da fare, per questo. Ma preferisco farlo in privato.

    leggendo George Gray
  • recensione su La Provincia di Lecco

    Il quotidiano “La provincia di Lecco” ha preso spunto dal reading del 27 gennaio all’Arci Pintupi di Verderio Inferiore (LC) per pubblicare una bella recensione di “Suonando pezzi di vetro”.
     

    Clicca qui per vedere lo stralcio del quotidiano…

    recensione su La Provincia di Lecco
  • specialmente in gennaio

    Un tempo mi veniva naturale sfruttare queste pagine per raccontare il mio personale modo di vivere ciò che mi accade attorno. Ultimamente invece mi rendo conto di avere pubblicato solo una serie di eventi e articoli. Sarà che ogni tanto c’è bisogno di un pochino di silenzio, o forse semplicemente di assimilare meglio le cose prima di poterle raccontare.
    I prossimi giorni saranno comunque parecchio intensi, con due reading uno di seguito all’altro:

    Sabato (26 gennaio) sarò a Milano, allo Spazio Concept (via Vincenzo Forcella, 7), per aprire, in orario aperitivo, la Neverlab Night: un evento gratuito organizzato per celebrare la concomitanza del secondo compleanno di Neverlab con quello dello spazio che ci ospiterà. Il reading inizierà alle 19:00 e dopo di me, nel corso della serata, si susseguiranno sul palco l’ex Hogwash Enrico Ruggeri con l’affascinante progetto sperimentale “Musteri Hinna Föllnu Steina” e i Verbal.

    Domenica (27 gennaio) sarò invece al circolo Arci Pintupi di Verderio Inferiore (LC – via A. Moro, 29 c\o campo sportivo) per una sorta di aperitivo-concerto-reading in cui le mie parole si alterneranno alle canzoni dei Pocket Chestnut. quartetto lombardo che propone un folk dalle tinte psichedeliche davvero piacevole e interessante. L’ingresso sarà gratuito con tessera Arci e anche in questo caso si inizierà verso le 19:00.

    Ovviamente non ho idea di cosa racconterò e quali brani leggerò in queste due occasioni, però sono quasi certo che tornerò a portare con me sul palco qualche aeroplanino di carta che avevo accantonato durante le prime date di presentazione di “Suonando pezzi di vetro”.

    specialmente in gennaio
  • recensione su I-Libri

    E’ un periodo decisamente denso e positivo per “Suonando pezzi di vetro”. Così, dopo GliAmantiDeiLibri e Libreriamo, anche il portale I-Libri ha appena pubblicato una recensione del mio nuovo romanzo.

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    recensione su I-Libri
  • recensione su gliamantideilibri.it

    Riflessivo, intimo e passionale“: con questi aggettivi il portale GliAmantiDeiLibri ha definito “Suonando pezzi di vetro” in una recensione da poco pubblicata.

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    recensione su gliamantideilibri.it
  • intervista su Libreriamo

    Il portale Libreriamo ha pubblicato oggi una mia intervista in cui racconto “Suonando pezzi di vetro” e ciò che gli ruota attorno.

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    intervista su Libreriamo
  • rinviata la presentazione a Fidenza

    La presentazione di “Suonando pezzi di vetro” alla libreria La Vecchia Talpa di Fidenza (PR), inizialmente prevista per sabato 12 gennaio, è stata rinviata a data da destinarsi.
    Chiedo scusa agli amici emiliani e spero di poter comunicare quanto prima la nuova data.

  • ‘fanculo John Cusack (il video)

    ‘fanculo John Cusack“:  uno dei brani che ha maggiormente segnato i reading di presentazione di “Suonando pezzi di vetro”.
    In realtà questo video avrebbe dovuto essere una specie di pensierino natalizio, ma si sa che arrivo sempre in ritardo: poco importa che sia di dieci minuti, di qualche giorno o di tre anni.

  • catalizzando

    I tre giorni a Roma erano necessari. Nemmeno io mi rendevo conto di quandolo fossero, ma ne avevo decisamente bisogno.

    Sono stati giorni intensi, quelli vissuti nella Capitale, fra il reading negli spazi splendidamente accoglienti Cheese and Cheers, il caos frenetico di “Più libri più liberi”, le pochissime ore di sonno, le copie del libro firmate, lo spirito da gita scolastica, gli sguardi incrociati, i sorrisi di passaggio, gli amici rivisti, le confidenze fragili e stanche, i bicchieri di whisky, i progetti lavorativi, le risate poco lucide, le strade sbagliate e molto altro. Sono stati giorni necessari.

    Mi sono sempre ripromesso di non fare ringraziamenti pubblici per evitare lo sgradevole retrogusto retorico che lasciano sempre, però questa volta devo davvero ringraziare Vincenzo Di Pietro, fedele compagno di ormai tante avventure, che ancora una volta ha voluto mischiare le sue storie con le mie dentro e fuori la scena portando molta sincerità e parecchie energie.

    catalizzando
  • tutte queste parole…

    Sono giorni che mi interrogo sul senso reale di tutto questo scrivere, e trovare risposte non aleatorie sembra sempre più complesso. Probabilmente aveva ragione il professor Vecchioni. Ma forse questo non è il momento per abbandonarsi a queste riflessioni.

    L’incontro con i ragazzi di San Vittore è stato, come sempre, una grande emozione. Varcare il portone del carcere e confrontarsi direttamente con le persone che lo popolano è un’esperienza che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita: non solo perché quei ragazzi sono la platea più attenta, schietta e vera che si possa incontrare, ma anche perché parlare con loro è sempre un bel modo per arricchirsi umanamente e vedere le cose in una prospettiva completamente diversa e magnificamente concreta.

    Questa prima fase della promozione di “Suonando pezzi di vetro” si chiuderà nei prossimi giorni con una doppia trasferta a Roma: giovedì (6 dicembre), verso le 22.00, farò un reading al Cheese and Cheese Bistrot (via Paola Falconieri, 47b – quartiere Monteverde) all’interno del quale avrò il piacere di ospitare l’amico Vincenzo Di Pietro (che per l’occasione presenterà il suo “Baraonda!”) creando con lui un intreccio molto particolare ed intenso di storie e di pensieri.
    Venerdì (7 dicembre) invece, alle 18.00, passerò a trovare lo staff di Edizioni Del Faro alla fiera “Più libri più liberi” (palazzo dei Congressi – EUR) e sarò loro ospite (stand B20) per un paio d’ore per fare due chiacchiere informali con i passanti.

    tutte queste parole…
  • ‘fanculo John Cusack

    ‘Fanculo John Cusack e la sua inglesina”: sarebbe questo il titolo ideale per questo giro di presentazioni del nuovo romanzo, visto che l’unico punto fermo dei miei reading è da subito diventato il monologo semi improvvisato su “Serendipity” (?) che si arricchisce ogni volta di nuove sfumature e nuovi significati.

    La serata a Rimini è scivolata via piacevole, con un’atmosfera molto distesa e le giuste dosi di malinconia e leggerezza. Ora (martedì mattina) tocca San Vittore: forse l’appuntamento che più mi sta a cuore. O quanto meno quello di cui credo di avere più bisogno in questo momento a livello personale.

    ‘fanculo John Cusack
  • a proposito di Neverlab

    Fra una cosa e l’altra, non ho ancora avuto modo di dire due parole su Neverlab Libri e spiegare cosa rappresenta quel marchio sulla quarta copertina del libro.
    Si tratta di un progetto anomalo, nato dall’incrocio non casuale fra la curiosità dei ragazzi di Neverlab -da tempo attivissimi nel mondo della musica- di provare ad ampliare i loro confini cimentandosi con altre esperienze e la mia esigenza personale, dovuta a diversi fattori, di staccarmi dalle dinamiche dell’editoria tradizionale per cercare nuovi stimoli riappropriandomi di un modo di lavorare più “mio”, confrontandomi con persone che mi conoscono da tempo e provengono da un percorso umano molto vicino a me.

    “Suonando pezzi di vetro” è stato il primo passo: quello che riserverà il futuro credo sia assolutamente impossibile da prevedere. Di certo nei prossimi mesi, con lo stesso marchio, si organizzeranno anche alcuni reading di altri autori, editi da altre realtà, all’interno delle serate musicali firmate dalla stessa Neverlab, come per esempio la presentazione di “Storie dentro storie” (L’erudita Editrice) di Giovanna Astori che si terrà venerdì (23 novembre) a Bergamo, al Polaresco.

    Intanto giovedì (22 novembre), alle ore 21.30, sarò a Rimini per raccontare “Suonando pezzi di vetro” al Circolo Milleluci (via Isotta degli Atti, 8). Vedremo cosa mi riserverà questa volta la costa adriatica…

    a proposito di Neverlab
  • lontano da Hollywood

    Credo di dover raccontare qualcosa sulla serata del Polaresco, anche se sinceramente non so se ne ho voglia, soprattutto per il rischio che si corre sempre in queste occasioni di finire con lo sbrodolarsi addosso dicendosi “quanto siamo bravi, Dio, ma come siamo bravi”.

    Penso che, nonostante il filo di tensione che accompagna ogni nuovo esordio, sia stata una buona presentazione, soprattutto grazie a un finale improvvisato buttando via testi e appunti che per me è stato qualcosa di liberatorio. Credo che quel finale sia stato uno di quei momenti in cui ti guardi alle spalle e finalmente ti sembra di vedere tutto un pochino più chiaro e allora puoi permetterti il lusso di dire (a te stesso) le cose come stanno.

    Probabilmente ci sarebbero anche dei ringraziamenti da fare, ma nei ringraziamenti non sono mai stato bravo. Poi comunque i ringraziamenti sono già tutti lì, fra le righe. Anche nelle parole che, come a volte mi capita, mi hanno preceduto di parecchio.

    lontano da Hollywood
  • inquadratura fissa

    Venerdì (9 novembre), poco dopo le 21.00, presenterò “Suonando pezzi di vetro” e il progetto Neverlab Libri con un reading a Bergamo, presso lo spazio Polaresco (via del Polaresco, 15 – quartiere Longuelo), in apertura della serata organizzata dalla stessa Neverlab.

    Per l’occasione, insieme al libro, saranno disponibili anche dei piccoli gadget a tema realizzati apposta per il romanzo dai miei ragazzi di San Vittore: si tratta di quadernini confezionati a mano con grande cura che porterò poi con me anche nelle prossime presentazioni.

    Oltretutto è curioso anche che proprio la stessa sera, a qualche centinaio di chilometri di distanza, i Valentina Dorme presenteranno la riedizione del loro storico album “Capelli Rame”. Un brano di quel disco viene citato direttamente proprio al centro del romanzo: chissà che la coincidenza non sia di buon auspicio.

    inquadratura fissa
  • le parole sussurrate

    Domani esce ufficialmente “Suonando pezzi di vetro”, sia in versione ebook (a 3,49 euro) che come libro tradizionale (a 13 euro).

    Giuliano Dottori, in un brano che ho amato molto, cantava: “le parole sussurrate non contano”. Ecco: per quanto mi riguarda invece, nel caso di questo libro, sono convinto che le frasi sussurrate, i piccoli dettagli di contorno, la copertina, le parole scritte fuori dalla storia o nascoste molto in piccolo fra le righe, contino moltissimo. Forse ancora più della storia in sé. Credo sia soprattutto per via di queste cose che ho la sensazione di vivere questo libro e tutto ciò che gli ruota attorno come la personale chiusura di una sorta di cerchio.

    Ma, certo, queste sensazioni molto personali, e forse non è nemmeno il momento per fare bilanci o perdersi in questi pensieri. Per ora godiamoci questo periodo promozionale e il gusto di raccontare al mondo i miei pezzetti di vetro.

    le parole sussurrate
  • suonando pezzi di vetro

    Suonando pezzi di vetro“: si intitola così il mio nuovo romanzo, pubblicato dal neonato progetto Neverlab Libri con il supporto di Edizioni Del Faro.
    Esce ufficialmente il 6 novembre, sia in versione fisica che in ebook, ma è già possibile ordinarlo in anteprima sul sito di Edizioni Del Faro (www.edizionidelfaro.it).

    La sinossi recita così:
    Il diario del ritorno sul palco di un giovane musicista dopo un periodo di lontananza dai riflettori. Un diario sincero e fragile, scandito a ritmo di musica, di poche settimane destinate a segnare l’esistenza del protagonista. Poche settimane vissute fra la quotidianità di un lavoro qualunque, le serate in sala prove o in tour con i compagni di una vita e la ricerca di una stabilità emotiva. Costantemente in bilico fra le inquietudini di un passato in eterno ritorno e l’esigenza di un nuovo equilibrio e nuovi lampi di serenità. Un romanzo crudo e diretto, figlio del caos di questi anni senza identità.

    La foto di copertina, a cui sono particolarmente affezionato, è opera di una cara amica dal talento straordinario ancora tutto da scoprire.

    “Suonando pezzi di vetro” verrà presentato venerdì 9 novembre a Bergamo presso lo Spazio Polaresco. A seguire sarò a Rimini il 22 novembre, a Roma il 6 dicembre e a Fidenza (PR) a gennaio.

    suonando pezzi di vetro
  • cinque anni dopo

    Esattamente cinque anni fa usciva “Tutto passa invano”: un insieme di racconti ripescati dai miei cassetti e pubblicati davvero senza nessun tipo di attesa, solo per l’esigenza di fissare definitivamente nel tempo alcuni pensieri che mi inseguivano ormai da troppo tempo. A posteriori credo sia un libro molto grezzo, estremamente personale e sincero, a tratti ingenuo eppure, per quanto mi riguarda, ancora denso di significati.
    Aprendone una pagina a caso mi è caduto l’occhio su una delle poesiole conclusive:

    Scavo tuttora macerie inquiete
    di un mondo crollato ad un soffio di vento
    e riscrivo sempre la stessa poesia
    con parole diverse perché non sembri vera

    Conosco un uomo che ama i fantasmi
    e si crogiola all’ombra di sogni usa e getta
    Non toccare la meta gli dà sicurezza
    Sia mai che un approdo deluda le attese

    Era il ragazzo che amava le fiabe
    ma non ha saputo mai scriver la sua
    Non ci crede più ma continua a cullarla
    La realtà è il tempo morto fra un verso ed un altro

    cinque anni dopo
  • sono ancora vivo

    Ok. Sono ancora vivo. O almeno credo.
    Sono stati mesi intensi, questi ultimi. Mesi emotivamente impegnativi che, sotto certi aspetti, mi sembra siano durati anni. Cose da raccontare ce ne sarebbero fin troppe, ma per fortuna ci sarà tutto il tempo per dire tutto ciò che c’è da dire e continuare a tacere ciò che c’è da tacere. Anche se domani è già l’ultimo giorno d’estate.
    Intanto iniziamo a riaprire una finestra sul mondo con questo nuovo sito la cui veste grafica è, fra le altre cose, impreziosita da uno sfondo che trovo molto bello e significativo.

    sono ancora vivo

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